“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
La giunta Alessandrini è la "Regina" (Margherita) delle gaffes
Nuovo capitolo di Tele Zagat: il sindaco più "pasticcione" di Pescara scivola sul taglio dei pini nella strada da tutti conosciuta come "viale dei Pini". E mo'?
ZAGAT, MA CHE CI COMBINI? Non è un bel momento per Pescara, ça va sans dire. L'estate, che è il momento apicale della dannunziana Città, almeno dal punto di vista delle presenze turistiche, è alle porte, ma la novità, non lieta, è che ben otto zone, su un tratto di mare lungo nemmeno otto chilomentri, non saranno balneabili a causa dell'inquinamento. Mettici poi anche che stamattina si è evitata la strage dei pini secolari in viale Regina Margherita, meglio nota come "viale dei Pini", e il quadro è completo.
La verità è che Marco Alessandrini in arte Zagat dà l'impressione di volercela mettere tutta per farsi ricordare come uno dei sindaci più "pasticcioni" che Pescara abbia avuto in questi ultimi anni. Anche quando cerca di fare qualcosa di buono, come nel caso di via Regina Margherita che dovrebbe in parte fare spazio a una pista ciclabile, finisce sempre per cacciarsi nei casini.
I PINI DELLA DISCORDIA. Il taglio dei pini, infatti, è stato presentato come un provvedimento necessario atto a mettere in sicurezza alcuni alberi pericolanti che non a caso, anche qualche mese fa, sono venuti giù alla prima ondata di maltempo. Solo che, come giustamente ha ricordato qualcuno, quando a Pescara gli arbusti - che in genere sono sacri - vengono tagliati è poi molto difficile che si provveda, per lo meno in tempi brevi, a ripiantumarli, con il risultato che si fa appunto una strage di alberi e che, come sta succedendo in queste ore, Zagat riesca nella non facile impresa di "riunificare". Sì, nel senso di unire tutti contro di lui!
Da Confcommercio a Forza Italia, da Rifondazione Comunista ai Ciclisti Anonimi Pescaresi, chi per una ragione e chi per un'altra si stanno tutti lamentando del comportamento tenuto dall'attuale giunta comunale in merito alla decisione su via Regina Margherita, che sarebbe stata presa nelle segrete stanze della politica e non con una bella concertazione "pacificatrice" che, quantomeno, avrebbe coinvolto il territorio e conseguentemente messo tutti a tacere (più o meno). Caro Marco, stai fresco a correre le maratone di Vivicittà se poi, con queste gaffes, la "città" non la rendi tanto "vivi"...bile!
Giulio Bertocciani