La gestione della piscina privata: tips per le aperture della piscine a inizio stagione

La pandemia ha aumentato le richieste a livello globale del settore con numeri da record

La gestione della piscina privata: tips per le aperture della piscine a inizio stagione
Se la pandemia ha generato un rallentamento a livello globale nel settore delle piscine pubbliche, nel mercato dei privati le richieste sono aumentate notevolmente, con un fatturato a doppia cifra e un 40% di crescita degli ordini rispetto all’anno precedente (Fonte). La nota Azienda Castiglione, leader nella costruzione e vendita di piscine interrate, fa sapere che il mercato delle piscine per privati fa registrare numeri da record, complice il modo pervasivo degli italiani di vivere le proprie case, anche per 24 ore al giorno. In questo caso, la casa viene dotata, dove possibile, di comfort aggiuntivi come la piscina, volti a migliorare lo stile di vita della famiglia. 

Siamo nel mese di aprile, il periodo ideale per rimettere in funzione la piscina. L’ambiente delle piscine può offrire condizioni favorevoli per il proliferare di alcuni microorganismi ed esiste la possibilità che le persone veicolino virus, batteri o funghi, contaminando le acque mediante la sporcizia residua sulle parti del corpo, un rischio che aumenta se non si presta la dovuta attenzione alla disinfezione dell’acqua. 

In questo articolo, vogliamo darvi delle tips per rimettere in funzione – correttamente – la piscina in casa rendendola sicura. 

L’apertura della piscina a inizio stagione

L’apertura della piscina privata è un momento cruciale sia per il suo corretto funzionamento, sia per la salute degli utilizzatori. Preparare la piscina per l’utilizzo estivo è un procedimento composto da più operazioni, tra cui rientrano la rimozione del telo, la pulizia della vasca, il trattamento dell’acqua, il controllo e la messa in funzione del sistema di filtrazione, il controllo dei valori chimici dell’acqua, il ripristino degli accessori e dell’eventuale impianto di illuminazione.

La rimozione del telo di copertura

Per preparare la piscina al suo utilizzo stagionale, occorre rimuovere il telo di copertura, lavarlo e ripiegarlo affinché si possa riutilizzare a fine stagione. Prima di riporre la copertura occorre lavarla e lasciarla asciugare completamente su entrambi i lati, quindi si può piegare e riporre in un luogo riparato. 

Consiglio: suggeriamo di rimuovere la copertura facendosi aiutare da qualcuno, al fine di evitare che il telo si inabissi. 

La pulizia della vasca (pareti e fondo)

L’operazione di pulizia della vasca è un procedimento che va effettuato a piscina piena, rimuovendo gli eventuali depositi sulla linea di galleggiamento e aspirando la sporcizia dal fondale mediante l’ausilio di un’apposita scopa aspirante (scopa aspirafango). Nel caso in cui la vasca fosse vuota, si può procedere utilizzando gli appositi prodotti in base al tipo di sporco da rimuovere. In questo caso, bisognerà ricordarsi di pulire anche le altre componenti:

• le tubazioni dell’impianto di filtrazione: occorre svuotarle dai residui dei precedenti detergenti, o dalla sporcizia;
• gli skimmer: bisogna pulire gli skimmer aprendo il prefiltro della pompa e facendo scorrere l’acqua nelle tubazioni;
• la canalina: stesso discorso degli skimmer (nelle piscine a sfioro si lascia aperto lo scarico della vasca di compenso. 
 
Il trattamento dell’acqua: clorazione d’urto

Il trattamento dell’acqua detto superclorazione è un’operazione che bisogna eseguire in ogni caso, sia nel caso in cui la piscina sia appena stata riempita, sia nel caso in cui la piscina non sia stata svuotata. Effettuare la superclorazione significa introdurre nell’acqua una dose massiccia di cloro, molto superiore alle normali quantità. Il trattamento shock a base di cloro ha lo scopo di eliminare i microorganismi, sterilizzando e disinfettando ogni parte della piscina. Questo trattamento va fatto a inizio stagione, o in seguito a particolari avvenimenti. 

La superclorazione richiede una quantità massiccia di prodotti a base di cloro appositamente pensati per il trattamento shock. Solitamente si utilizza il cloro in granuli, ossia il Sodio dicloroisocianurato in granuli, che va immesso nella piscina in base allo stato di contaminazione dell’acqua. In via generale, la quantità consigliata è di 15 g/m3 di cloro in granuli, al quale si può aggiungere un prodotto antialghe o flocculante, a seconda dello stato dell’acqua, per rimuovere rispettivamente i residui di alghe e/o metallici.

Il controllo e la messa in funzione dell’impianto di filtrazione

Dopo la pulizia della vasca si può rimettere in funzione l’impianto di filtrazione, controllando prima lo stato di tutti gli elementi che lo compongono, ossia i filtri, le pompe e le tubazioni. Si comincia dai prefiltri, che devono essere puliti e richiusi. Nel caso di una piscina a sfioro, occorre chiudere lo scarico della vasca di compenso. 

Prima di procedere, è bene controllare le condizioni dei filtri e della massa filtrante. Per ripristinare questo elemento si deve procedere con un controlavaggio, ossia un lavaggio controcorrente del filtro, che consente di eliminare la sporcizia residua. Fatto questo si può tornare a un regime di filtrazione normale, riportando in funzione gli apparecchi per il dosaggio automatico dei prodotti chimici.

Il controllo dei valori chimici dell’acqua

Dopo il trattamento shock a base di cloro, bisogna riportare i valori di cloro e pH a livelli ideali prima dell’utilizzo della piscina. Si può procedere a normalizzare i parametri di cloro e pH, andando a correggere il valore del pH se necessario. Si consiglia l’uso dei regolatori di pH per piscine per normalizzare il pH e riportarlo nel range ideale compreso tra 7.2 e 7.6. [Fonte: regolatori di pH per piscine].

I rispristino degli accessori

Infine, si possono ripristinare tutti gli elementi accessori esterni rimossi durante l’inutilizzo invernale: scaletta, trampolino, accessori del locale tecnico, lettini, ecc. Qualora sia presente un sistema di illuminazione per la vasca, è bene assicurarsi che non abbia subito danni durante il periodo invernale, controllando lo stato delle luci, lampadine a led o normali, la centralina e tutto l’impianto in generale.

Redazione Independent