La fine (Stroppa) è il mio inizio

La Juventus travolge il Pescara con punteggio tennistico: all'Adriatico finisce 1 a 6. Le pagelle di Romanzo

La fine (Stroppa) è il mio inizio

PESCARA- JUVENTUS. LE PAGELLE DI ROMANZO. Dopo 37’ minuti eravamo sotto di brutto. Dovevamo recuperare 3 gol (1 a 4) alla Juventus. Alla fine del primo tempo la situazione all’Adriatico era addirittura peggiorata. Complice una difesa inguardabile. Eravamo sul 1 a 5 per i “Gobbi”. A quel putto tutti i tifosi (biancazzurri e bianconeri) si sono domandati: «Come andrà a finire questa partita?». Simpaticamente qualcuno ha risposto: «Finalmente possiamo pareggiare 5 a 5». Dopo il classico the caldo è cominciato l’horror. Corner per la Juve Rabona di Quagliarella - che fa solo gol bellissimi – a crocifiggere il risultato sul 6 a 1. E’ vero che la fine può essere un inizio. E’ certo che ancora Andrea Pirlo, alias “Il Rinascimento del Calcio Italiano”, è il giocatore più forte mai visto da queste parti (eccezion fatta per Diego Armando M. e M. Van Basten). Ma finire così male, con uno score simile, è davvero roba da record. Siamo in Serie A. E ci dobbiamo anche restare.

Perin 5. Incoraggiante avvio sulla “Formica Atomica” ma poi non azzecca più niente. Sui diagonali degli attaccanti juventini sembra soffrire dello Strabismo di Venere.  Rimandato.

Cosic 5. Serata negativa per Uros “Il Serbo”. Soffre da morire la velocità di Sebastian G. e la tecnica fluida di F. Quagliarella. Prova a riscattarsi con una bella staffilata da fuori ma è davvero poca roba. Rimandato

Capuano 4,5. Impresentabile. Marco è lo spettro del fenomeno dell’anno passato. Che fine ha fatto il Monaco? (46’ Caprari 6. Sempre la stessa storia: è bravo nel dribbling strettissimo. Peccato che servono i goal in A)

Bocchetti 4,5. Non risulta decisivo in nulla. Come leader silezioso avevamo avuto modo di apprezzarlo. Pesano l’inesperienza nonostante l’età. Umano troppo umano.

Zanon 4,5. Era partito bene nel suo ruolo di esterno alto difensivo. Il suo stile è inconfondibile: confuso e ferroso. Perde il confronto col colosso nero (Asamoah) e affonda come il resto del reparto (e della squadra).

Nielsen 5,5. Emozionante ed eroico “Gambadilegno”. Sino al 1-3 per la Juventus ha dato davvero fondo a tutto. Lui è un “fabbro” non un “architetto” e davanti aveva un certo Claudio Marchisio. Combattente.

Quintero 7-.  Solo i ragazzi cresciuti nei campetti di Medellin sanno calciare il pallone come lui. Quel sinistro magico, infrantosi sull’incrocio mancino della porta di Gigi Buffon, grida ancora vendetta. Non sbaglia un passaggio. E’ l’unica bella novità del mercato del Pescara. Stupefacente!

Cascione 6,5.  Galoppa in mezzo all’Adriatico come una “Giraffa” nella savana. Era circondato da zebre che somigliavano più a leoni. Rischia tutto. La butta dentro al 25’ e prova il bis sul finire di primo tempo ma  Marchisio (cartellino da 28 milioni di euro) gli nega la gioia. Coraggioso!

Modesto 5. …di nome e di fatto. Non apporta quella spinta necessaria a creare la superiorità numerica. E Isla, il suo dirimpettaio, non è che stesse giocando da fenomento. Nomen omen

Jonathas 5,5. Non malissimo. Col suo fisico possente se la batte con Bonucci e Barzagli che non sono certo dei coniglietti soffici. (55’ Weiss 6. Soltanto vetrina per il goleador slovacco. Entra sul 6 a1 che può fare?)

Abbruscato 4,5. Chi L’Ha Visto? (66’ Vukusic 4,5. In estate si era presentato affermando di essere un attaccante simile a Pippo Inzaghi. Oggi ci sembra un parere piuttosto ottimistico)

Stroppa 5. Affronta la Juventus pensando di potersela giocare, quasi, alla pari. Sceglie lo stesso modulo della settimana scorsa 3-5-2 ma prende un granchio colossale. Magari perdevamo uguale, ma era meglio il 4-5-1. Salterà la prossima gara - uno spareggio salvezza - col Siena. Ingenuo.

Romanzo