“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
La ‘congiura di Aliano’ mette a rischio la poltrona di De Martinis
Qualora il sindaco uscente di Montesilvano non dovesse essere eletto sindaco decadrebbe dal ruolo di Presidente della Provincia di Pescara
Bocche cucite a Montesilvano dove i protagonisti degli ‘intrighi’ di Palazzo sono silenti. Parliamo di Anthony Aliano indicato dalla Lega Abruzzo a guida Luigi D’Eramo come candidato sindaco della “terza città” d’Abruzzo e del primo cittadino uscente Ottavio De Martinis ormai scaricato dal suo partito, ma pronto ad essere abbracciato da Forza Italia e da Fratelli d’Italia per la sfida elettorale del 8 e 9 giugno. Insomma parliamo di una situazione imprevedibile almeno fino a pochi mesi fa, dove il centrodestra sembrava fosse destinato ad una facile vittoria esattamente come cinque anni fa, quando a Montesilvano trionfò il Carroccio con quasi il 70% delle preferenze tanto che venne definita la città più leghista d’Italia. In ballo, oltre allo scranno più alto del Palazzo di Città in Piazza Diaz, anche quello del Palazzo dei Marmi della Provincia di Pescara di cui De Martinis è stato eletto presidente e da cui, qualora non dovesse vincere le elezioni montesilvanesi, decadrebbe per effetto della legge elettorale di ‘secondo livello’. Ormai i giochi sono fatti e non resta che seguirli, anche se in politica - come scrivano sempre - non è mai detta l’ultima parola.