“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
La battaglia di Collemaggio
Tribunale di Bazzano - Rinviata l'udienza contro gli attivisti del movimento CaseMatte: «Non ci arrenderemo mai»
CASEMATTE: INIZIA IL PROCESSO - Questa mattina presso il tribunale di Bazzano si è svolta la prima udienza del processo contro gli attivisti del movimento "3e32" per la vicenda dell'occupazione degli spazi abbandonati dell'ex ospedale psichiatrico, di proprietà della Asl de L'Aquila, ribattezzate "CaseMatte". Il procedimento è stato rinviato al prossimo 26 ottobre per vizi di alcune notifiche riscontrati da entrambe le parti. Fuori dal tribunale c'erano oltre cento persone che hanno portato la propria solidarietà agli imputati, 21 persone, fuori e dentro l'aula. «Insieme ai nostri legali abbiamo comunque avuto modo di esprimere il nostro approccio a questo processo: abbiamo fatto presente al giudice che i terreni dell'ex Ospedale Psichiatrico su cui insistono gli edifici della Asl – compresa la struttura oggetto del procedimento penale, ossia CaseMatte – risulterebbero al catasto di proprietà della Provincia dell'Aquila. Tale risultanza documentale – non considerata dalla Procura – richiede maggiore chiarezza da parte delle autorità preposte sia sui piani di vendita dell'intero complesso da parte di chi ci ha denunciato, sia, più in generale sulla situazione a livello amministrativo su Collemaggio», con queste parole si sono presentati ed hanno spiegato le loro ragioni gli attivisti del movimento 3e32 .
UNA BATTAGLIA PER L'AQUILA - Un processo, quello contro gli attivisti di CaseMatte, che ha destato molto ineresse nell'opinione pubblica perchè nato in seguito ad una azione spontanea di ribellione contro un sistema che, invece di ricostruire, a volte sembra voler distruggere e speculare sulla pelle degli abitanti de L'Aquila. «Il nostro presidio continua - hanno spiegato quelli del 3e32 - continua ad essere una spina nel fianco; rimanere dentro Collemaggio è fondamentale per tenere alta l'attenzione su uno spazio già sotto le mire di ogni tipo di speculazione. Questo processo consentirà - come già è avvenuto tante volte all'interno degli spazi oggetto del procedimento – di riflettere su problematiche che interessano la collettività anche se in un contesto giudiziario in cui si devono difendere solo alcune persone da una accusa specifica». Gli attivisti del 3 e32 non sono affatto intimoriti del fatto di dover subire un procedimento penale per occupazione abusiva di spazi pubblici ma, al contrario, si dicono determinatissimi «affinché Collemaggio rimanga un bene comune e non sia oggetto di speculazione e vendita. Continueremo a batterci dentro e fuori i tribunali per difenderlo. Ringraziamo - hanno concluso - chi è stato e continua ad essere al nostro fianco. Se qualcuno pensa che ci arrenderemo di fronte alle accuse si sbaglia di grosso: rilanciamo e diamo appuntamento al prossimo 26 ottobre». La battaglia di Collemaggio si può vincere, oggi è stato solo l'inizio.
Marco Beffe