“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
La Torre. Chiodi rischia pena
A breve la sentenza per il crollo della discarica avvenuto nel 2006. Il Pm ha chiesto 1 anno e 4 mesi per crollo colposo
VICENDA DISCARICA LA TORRE. CHIODI RISCHIA 1 ANNO e 4 MESI. Tra poco il tribunale di Teramo, gup Domenico Canosa, leggerà il verdetto sul crollo della discarica La Torre di Teramo avvenuto nel 2006. Il magistrato Stefano Giovanardi ha chiesto la condanna ad un anno e quattro mesi per il governatore della Regione Abruzzo Gianni Chiodi. L'accusa ipotizzata dalla procura di Teramo è quella di crollo colposo, quando il commercialista teramano era Primo cittadino di Teramo. Stessa ipotesi di reato per altri quattro imputati: l'ex vice sindaco Berardo Rabbuffo e tre tecnici (l'ex dirigente regionale del settore rifiuti Massimo Di Giacinto, l'attuale Franco Gerardini e il dirigente comunale Nicola D'Antonio). Il pm ha chiesto in requisitoria l'assoluzione per gli altri sei imputati, che non erano accusati di crollo colposo: gli ex presidenti della Provincia Claudio Ruffini ed Ernino D'Agostino, l'ex sindaco Angelo Sperandio, le dirigenti dell'Arta Maria Pia Gramenzi e Maria Daniela Marcozzi Rozzi e l'ex dirigente della Provincia Ferdinando Di Sanza. La sentenza è attesa per il pomeriggio.
Redazione Independent