“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
La "Sola" degli F35
Costano solo 17 miliardi? E l'aggiornamento? La manutenzione? La gestione?
LA "SUOLA" DEGLI F35 COSTATA FIN'ORA 17 MILIARDI. Il costo di 17 miliardi è solo indicativo in quanto non tiene conto degli altri costi di aggiornamento, di manutenzione e di gestione che potrebbero, secondo alcuni, far quadruplicare la spesa. Esiste poi il problema dell'affidabilità del veicolo messo in discussione dallo stesso Pentagono che in un rapporto conclude che, in caso di combattimento aereo, gli F35 non avrebbero possibilità di successo. Anche la Corte dei Conti Americana la US Governement Accountability Office, esprime seri dubbi e denuncia che la Lockeed Martin ha cominciato a produrre i prototipi dei famigerati F35 senza averne collaudato prima i singoli pezzi. La conseguenza è che i prototipi sono risultati difettosi tanto che il Pentagono ne ha sospeso temporaneamente i voli. Uno dei difetti riscontrati, difficilmente eliminabile, è la vulnerabilità ai fulmini. E' noto che gli aerei quando ne sono colpiti diventano una sorta di gabbia di Faraday. Non i prototipi degli F 35 i cui serbatoi potrebbero esplodere in quanto non sono sufficientemente protetti dalle saette lanciate da Giove. Intanto fonti americane confermano che l'Italia ha ordinato finora 6 F 35 di cui i primi tre già formalmente contrattualizzati, nonostante il loro malfunzionamento.
LA CODACONS CONTRO GLI F35. La potente associazione dei consumatori ha presentato un ricorso al TAR del Lazio per annullare l'acquisto dei 90 caccia F35. Per Codacons l'acquisto non è giustificato a causa della sproporzione tra il costo enorme degli aerei e la possibilità che ha il nostro paese di sostenerne il peso finanziario pari più o meno ad una manovra finaziaria. L'associazione ha infatti dichiarato che l'acquisto dei 90 cacciabombardieri prodotti dalla Lockeed " comporterebbe un grave danno per la spesa pubblica di cui i consumatori ed i contribuenti sono finanziatori". L'associazione ha anche chiesto l'apertura di un'istruttoria al Ministero della Difesa per accertare l'esistenza di difetti negli F-35.
LA STORIA NASCE NEL 1996 CON IL GOVERNO PRODI. La decisione dell'Italia di partecipare al progetto Joint Strike Figther, risale al 1996 all'epoca del governo Prodi quando la guerra
fredda era ormai tramontata e Bill Clinton era Presidente USA. La cosa strana è che quasi all'unanimità il programma fu approvato alla sordina sia dalla destra che dalla sinistra, anche a causa del disinteresse della stampa sulla vicenda. Due anni dopo, Il governo presieduto da D'Alema ha confermato l'impegno con il sostegno di Forza Italia e della Lega. Lo stesso discorso vale per il governo Berlusconi che nel 2002 ha riconfermato il progetto. La firma definitiva del progetto però è stata messa dal secondo governo Prodi nel 2007. Il governo Monti ha infine confermato l'acquisto riducendo il numero dei velivoli da acquistare da 131 a 90. Si tratta di un modesto contentino dato agli oppositori secondo cui la spesa per il progetto assorbirà risorse ingenti come "un pozzo senza fondo".
Clemente Manzo