“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
La Sixty nelle mani dei cinesi
Il gruppo Crescent HydePark ha acquisto l’intero capitale dell’azienda. Quale prospettive per il futuro?
SIXTY IN MANO AI CINESI - Il Gruppo Sixty, che da tempo naviga in pessime acque, è stato acquisito da azionisti asiatici con il gruppo cinese Crescent HydePark. Il vecchio partner ha acquisto, questa mattina, l’intero capitale dell’azienda che ha sede nel comune di Chieti. La conferma della notizia è arrivata direttamente dal sindaco di Chieti Umberto Di Primio. «Ho voluto sincerarmi - ha detto il Primo Cittadino - personalmente degli sviluppi di questa vicenda e delle scelte finanziarie che il Gruppo sta portando avanti, attraverso un colloquio telefonico con il dott. Domenico Gentile, responsabile del personale della Sixty». Pochi mesi fa - lo ricordiamo - il gruppo Sixty aveva annunciato il nuovo piano industriale che prevedeva tagli al personale e ricorso alla cassa integrazione. Ora, questa novità, rappresenta una svolta che, però, va interpretata in chiave prospettica. Traduzione: che cosa vogliono fare i cinesi?
DELOCALIZZAZIONE SI' O NO? - Stando alle parole del primo cittadino il Gruppo non avrebbe intenzione di delocalizzare la produzione all'estero nè "tagliare" il management attualmente in capo all'azienda. «In questa fase - ha spiegato Di Primio - è chiaro che cercheremo di monitorare la situazione, che è delicata. In tale ottica avremo nuovi incontri con i dirigenti del Gruppo, soprattutto valutando le reali intenzioni e le proposte che scaturiranno nell’immediato futuro, confrontandole con le rappresentanze sindacali ed i lavoratori al fine di ottenere garanzie per il mantenimento dei livelli occupazionali». Sulla vicenda si attendono le posizioni dei sindacati che, nelle scorse settimane, ha organizzato diversi sit-in di protesta per non far cadere l'attenzione sull'emergenza occupazione nel territorio teatino.
Redazione Independent