“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
La Regione Abruzzo la Film Commission. Ancora nulla per l'informazione libera
La legge approderà in Consiglio regionale subito dopo le feste. Che fine hanno fatto le promesse dei politici a sostegno della libertà di stampa?
LA REGIONE ABRUZZO FINANZIA LA FILM COMMISSION. ANCORA NULLA PER L'INFORMAZIONE LIBERA. La Regione Abruzzo finanzierà con 800mila euro anche la Film Commission. Il testo di legge porta la firma del consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci ed approderà in Consiglio regionale dopo le festività natalizie. Ma cosa farà l'Abruzzo Film Commission? Da quello che si è capito dovrebbe gestire i fondi per il cinema e l'audiovisivo ovvro tutto ciò che concerne la ex legge 98 relativa ai festival, rassegne produzioni cinematografiche ed altro. Insomma, si tratterà di una commissione speciale che valuterà, caso per caso, quali progetti finanziare perchè meritevoli di interesse culturale e bla bla bla. Detto ciò, che va anche bene, continua a destare meraviglia il silenzio dell'Esecutivo regionale, ma anche degli Stati Generali dell'Editoria (Ordine dei Giornalisti e Sindacato dei Giornalisti), sull'enorme problema dell'informazione che sta travolgendo l'Abruzzo. L'anno che si appresta a concludersi è stato caratterizzato da incontri, giuramenti, promesse di interventi, anche a costo zero, per un settore (quello dell'editoria online) che impiega centinaia di persone e che non gode di alcun contributo come invece tutti gli altri settori dell'economia regionale (dall'agricoltura al terziario). Naturalmente, le ragioni di questo vulnus sono a noi note: alla politica, per ovvie ragioni, non piace l'editoria libera e indipendente. Eppure basterebbe così poco. Nemmeno, come abbiamo proposto noi di AbruzzoIndependent.it, mettendoci soldi ma solo imponendo un regolamento per ogni avviso, incarico o appalto pubblico per informare il cittadino nell'ottica della comunicazione e trasparenza amministrativa. Non è possibile, infatti, relativizzare tutto tramite gli albi pretori che spesso si rivelano indecifrabili nel mare magnun delle pubblicazioni della burocrazia. A Pietrucci, che è anche giornalista pubblicista e dunque meglio di altri dovrebbe comprendere il problema, chiediamo di interessarsi del caso, visto che il governatore Luciano D'Alfonso, l'assessore Marinella Sclocco ed il presidente del Consiglio regionale Giuseppe Di Pangrazio (altro pubblicista) continuano a fare orecchie da mercante.
Redazione Independent