“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
La Proger Chieti torna al successo battendo una mai doma Orasì Ravenna
Finalmente le Furie Rosse riescono nell'impresa al PalaLeombroni: romagnoli battuti 74-68
LA PROGER TORNA AL SUCCESSO BATTENDO UNA MAI DOMA ORASI’ RAVENNA. L’ENNESIMA BATTAGLIA CAMPALE TERMINA 74-68 PER LE FURIE. Finalmente Proger!!! Dopo le sfortunate prestazioni delle settimane precedenti, in cui sono stati letteralmente buttati al vento punti preziosi qualunque sia l’esito finale del campionato, le Furie tornano alla vittoria e lo fanno in maniera del tutto determinata, conducendo sin dall’inizio una gara difficilissima contro i ravennati di coach Antimo Martino. Proprio quest’ultimo, memore della sfida giocata nel girone d’andata, in cui i teatini chiusero i primi due quarti in vantaggio di 19 lunghezze, per poi dilapidare in pochi minuti tale fortuna, temeva moltissimo questa partita conscio del fatto che la Proger, come ampiamente dimostrato nel corso di questo incertissimo e bizzarro campionato, è in grado di mettere in difficoltà qualunque squadra. Proprio la gestione degli ultimi minuti di gara è stata oggetto di lavoro durante tutta la settimana precedente da parte dello staff di coach Massimo Galli, che ha lavorato meticolosamente e con successo su tale fronte, fugando le paure ed i fantasmi degli ultimi secondi. Le Furie sono apparse sin dall’inizio molto determinate contro una buona e solida OraSì, conducendo il punteggio per l’intera gara e trovando conferma nei punti cardine del quintetto, con Isaiah Armwood padrone del pitturato con 8/13 da 2 e 10 rimbalzi e il ritrovato Diego Monaldi sugli scudi con 5/9 da due e 3/4 da tre punti e con ottime percentuali di squadra dal campo (50% al tiro, 45% da 3 punti), coadiuvati da un ottimo e sempre vivo Marco Allegretti e da capitan Sergio, finalmente concentrato e lucido in entrambi i reparti. Come sempre però i punti dalla panchina sono stati troppo pochi, addirittura solamente 2 realizzati da Jacopo Vedovato nei suoi quattro minuti di gioco. La chiave della partita è stata determinata, oltre che dalle ottime percentuali al tiro, dalla solita difesa mista che coach Galli ha impiegato nelle fasi cruciali della gara, bloccando a 68 i punti dei ravennati.. Sul versante emiliano c’erano due ex importanti, peraltro i migliori in campo per l’OraSì, Michael Deloach, 21 punti, 6/9 da due, 2/7 da tre, 8 rimbalzi e 6 assist e in particolare Andrea Raschi, visibilmente emozionato, autore di 16 punti con 5/8 da due e 2/5 da tre punti, 4 assist, al quale il pubblico del PalaLeombroni ha dedicato un saluto particolare, di affetto e riconoscenza.
LA GARA. Lo starting five di coach Galli è abbastanza robusto, con Allegretti, Armwood, Sergio, Lilov e Monaldi. Coach Martino, rinunciando al febbricitante Masciadri, risponde con Rivali, Casini, Malaventura, Smith e l’ex Andrea Raschi. Dopo i primi quattro minuti di gioco le Furie, grazie ad una partenza sprint di Allegretti e Monaldi, sono avanti 9-3, dominando sotto le plance con Armwood che è molto attivo anche in attacco appena fuori dal pitturato. Ad un minuto scarso dal termine della prima frazione i teatini impattano sul massimo vantaggio 23-9, che solamente due canestri di Raschi ed una bella penetrazione al ferro di Deloach riescono a ridurre. Il primo quarto si chiude così 25-16, vantaggio che sarà fondamentale alle Furie per tutta la gara. La seconda frazione si apre con cinque punti consecutivi di Deloach ed un assist per la schiacciata di Taylor. Dopo due minuti Ravenna rientra in partita e sulle gradinate del PalaLeombroni cala il silenzio. Il fantasma delle partite precedenti inizia ad entrare nell’animo dei tifosi Teatini. Coach Galli inizia le rotazioni, Vedovato da fiato a Marco Allegretti e Andrea Piazza in regia scuote le Furie, che trovano in capitan Gigi Sergio un valido condottiero: 10 punti consecutivi con una bomba dall’arco tengono lontana Ravenna. Dopo che Raschi prova in tutte le maniere a resistere ad una Proger tanto scatenata quanto pragmatica e concentrata, offrendo in questo scorcio di partita il meglio della sua prestazione, Diego Monaldi chiude il secondo quarto con una tripla rinfrancante. Si va al riposo lungo in vantaggio 41-36. La ripresa, come ormai abituati, non è delle migliori per le Furie, che rientrano in campo leggermente deconcentrate e permettono agli uomini di coach Martino di riavvicinarsi prepotentemente, prima con Raschi e Malaventura poi, dopo che Monaldi prova a tenere in piedi con tutte le sue energie la propria squadra tra triple e assist, sempre con il ‘professore’ e con Deloach, mal gestendo gli ultimi possessi della frazione, che si chiude sì con la Proger in vantaggio 56-53, ma anche con enorme preoccupazione del pubblico teatino presente. Come sempre succede nell’ultima frazione, la partita sale di intensità, la Proger prova a scappare con Gigi Sergio e con l’ottimo Zeek Armwood ma gli emiliani sono bravi a restare sul pezzo con Deloach e Smith: è proprio il pivot giallorosso a segnare il nuovo -1 (63-62) al 37’. Le Furie incassano il colpo ma non perdono lucidità, trovando in Diego Monaldi l’uomo della provvidenza: tripla devastante, entusiasmo ritrovato, voglia di vincere a tutti i costi e nuovo vantaggio 66-62.. Sul possesso successivo Deloach trova Monaldi sulla propria linea di penetrazione: il contatto è al limite, ma gli arbitri scelgono per lo sfondamento della guardia americana. Palla a Chieti, che monetizza con il 68-62 di Armwood e che i ravennati non riusciranno a ricucire neppure con il tentativo di fallo sistematico che caratterizza l’ultimo minuto di gioco. La gara termina 74-68 con un grande sospiro di sollievo da parte del pubblico teatino. In un campionato incerto come quello a cui stiamo assistendo, con l’inaspettato tonfo interno di Roseto contro la Remer Treviglio tanto per citarne una, i due punti conquistati dalle Furie valgono oro per il raggiungimento della salvezza, nonostante abbiano vinto tutte le dirette rivali. Le Final Eight di Coppa Italia della prossima settimana saranno ossigeno puro per gli uomini di coach Galli, che potranno recuperare così gran parte delle energie profuse nelle ultime settimane. Alla ripresa del campionato ci saranno due trasferte difficilissime: quella di Treviso e lo scontro diretto a Recanati, seguito dall’altro in casa contro Legnano. Sarà fondamentale arrivare in condizioni psicofisiche ottimali, cosa non impossibile per lo staff di coach Galli che, come al solito, lavorerà in maniera eccellente su questo fronte. Forza ragazzi!!!
TABELLINO: PROGER CHIETI - ORASI RAVENNA 74-68 (25-16, 41-36, 56-53)
Proger Chieti: Piazza, Allegretti 11 (2/6, 2/5), Piccoli, Vedovato 2 (1/1 da due), Sergio 13 (2/6, 3/5), Lilov 6 (1/2, 1/3), Monaldi 19 (5/9, 3/4), Armwood 23 (8/13 da due) N.E.: Marchetti, Sipala, De Martino Tiri Liberi: 9/18 – Rimbalzi: 37 26+11 (Armwood 10) – Assist: 16 (Piazza 5) OraSi' Ravenna: Smith 17 (7/11 da due), Deloach 21 (6/9, 2/7), Malaventura 5 (1/1, 1/3), Casini, Molinaro, Rivali 7 (1/4, 1/1), Raschi 16 (5/8, 2/5), Masciadri 2 (1/2, 0/1) N.E.: Manetti, Salari Arbitri: Perciavalle di Torino, Di Toro di Perugia e Dori di Mirano (Venezia). Tiri Liberi: 8/15 – Rimbalzi: 30 23+7 (Deloach 8) – Assist: 13 (Deloach 6) Parziali: (25-16, 16-20, 15-17, 18-15) NOTE - Percentuali di tiro: Chieti 28/60 (9/20 da tre, 11 ro, 26 rd); Ravenna 27/56 (6/21 da tre, 7 ro, 23 rd). I MIGLIORI: Deloach - Raschi (Ravenna), Monaldi - Armwood (Chieti). Antimo Martino: “Oggi abbiamo commesso troppi errori per pensare di poter vincere un match importante e che poteva essere alla nostra portata. Il nostro obiettivo era di giocare una partita diversa da quella che è stata; avremmo dovuto offrire una prestazione più solida e costante, nella quale ridurre al minimo gli errori perché la nostra profondità e la nostra esperienza avrebbero potuto fare la differenza nel finale. Per assurdo, pur giocando una partita diversa e non all’altezza delle aspettative, siamo entrati negli ultimi tre minuti sul -1: poi però la bomba di Monaldi ed un paio di altri episodi ci sono costati i due punti. La sconfitta è però maturata in precedenza, quando siamo andati sotto di 12 lunghezze e non siamo mai riusciti a recuperare fino alla parità, alternando cose buone e cose negative. Oggi avremmo dovuto giocare in modo più convincente e più continuo lungo l’arco di tutta la partita. Mi complimento con la Proger, brava a farsi trovare pronta e a creare le condizioni per il suo successo, giocando con determinazione e giusto piglio sin dai primi possessi. La post season? Premesso che non dobbiamo dimenticare che il nostro obiettivo era la salvezza, questa è una partita che, volendo essere ambiziosi, avremmo dovuto vincere. Nulla è compromesso, ci sono ancora tanti scontri diretti da giocare e vogliamo farlo in maniera diversa da oggi. Vogliamo guardare a una partita alla volta, perché l’accesso ai playoff sarà deciso da dettagli molto piccoli.” Andrea Raschi: “Dobbiamo dare merito a Chieti di avere creduto di poter vincere dall’inizio alla fine di questa partita, riuscendo ad essere più cinica di noi nei momenti decisivi. Sapevamo che non sarebbe stato un match facile, mi dispiace che la squadra non sia riuscita a interpretare la partita nel migliore dei modi. Il ritorno a Chieti? Sono stati tre anni bellissimi, sono contento che il pubblico del PalaTricalle abbia apprezzato la dedizione al lavoro che ho messo in quel periodo.”
Stefano Tortoreto