“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
La Nuova Pescara e il ‘patto sulle poltrone’ per salvare Montesilvano e Spoltore
Il compromesso tra i due comuni di centrodestra e centrosinistra sugli incarichi politici potrebbe evitare il rischio di commissariamento e l’annessione al Comune di Pescara
Quando mancano solo 5 giorni dall’Assemblea costitutiva della Nuova Pescara del 4 settembre, il compromesso tra l’asse Montesilvano-Spoltore ed il Comune capoluogo, si potrà o, meglio dire, si potrebbe realizzare. L’emendamento allo statuto presentato dai Comuni di Montesilvano e Spoltore recepisce in gran parte la richiesta-dictat del Consiglio comunale di Pescara. Come ha sottolineato il Sindaco di Pescara Carlo Masci, il voto contrario di Pescara comporterebbe l'automatica eliminazione dei Municipi e dei consiglieri relativi: dunque, sarebbe di fatto un’annessione al comune col maggior numero di abitanti. E poiché tutto sommato piuttosto che non avere nessuna poltrona, ob torto collo, i due Comuni minori si sono rassegnati o, meglio dire, si rassegneranno ad averne meno di quanto sperato. Ambedue le fazioni infatti concordano sui 4 Municipi e sul numero dei consiglieri municipali, cioè 16 ciascuno per Montesilvano, Pescara 1 e Pescara 2 e 12 per Spoltore più 4 sindaci. Anche sulla denominazione Nuova Pescara, che prima era imprescindibile, ora Montesilvano e Spoltore sembrano disposti ad accettare la denominazione di “Pescara” senza l’aggettivo “Nuova”, ma anche il qui il rospo deve essere ancora ingoiato. Resta da sciogliere il contenzioso sugli assessori che per Pescara non vuole, mentre per Montesilvano e Spoltore, le Giunte, composte da almeno 2 per ogni municipio, ci dovranno essere. Solo così, a loro dire, si potrà garantire un effettivo decentramento ed evitare la temuta annessione da parte di Pescara con relativa perdita di poltrone. Tutto questo, presto lo scopriremo.