“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
La Guardia Costiera scorterà l'ultimo viaggio del Norman Atlantic
Un velivolo della flotta abruzzese vigilerà sulle operazioni. Il dramma dello scorso 28 dicembre al largo delle coste albanesi
L’ATR42MP DELLA GUARDIA COSTIERA ACCOMPAGNA IL NORMAN ATLANTIC NEL SUO ULTIMO VIAGGIO. Alle primi luci dell’alba di sabato 14 febbraio è decollato dall’Aeroporto Militare “P. Liberi” di Pescara l’ATR 42 MP della Guardia Costiera per prendere parte alle operazioni di trasferimento, dal porto di Brindisi a quello di Bari, del Norman Atlantic, il traghetto naufragato a seguito di un incendio lo scorso 28 dicembre al largo delle coste albanesi.
Come avvenuto a luglio in occasione del trasferimento della Costa Concordia,personale altamente specializzato del 3° Nucleo Aer eo Guardia Costiera ha scortato il convoglio del traghetto carbonizzato per tutta la durata delle operazioni, col compito di monitorare dall’alto, attraverso gli apparati di bordo, eventuali danni ambientali determinati dalla fuoriuscita a mare dei liquami e degli oli che ancora si trovano all’interno del relitto.
A bordo del velivolo, lo stesso equipaggio che nella giornata di venerdì 13 ha festeggiato, insieme a tutto il Reparto Volo pescarese guidato dal Capitano di Fregata Luigi Amitrano, il conferimento della Medaglia di Bronzo al Valor di Marina al collega Sottocapo di 2° Classe Vincenzo Pandolfo. Il Sottocapo, infatti, nel 2012, prima del trasferimento a Pescara, prestava servizio presso la 1^ Sezione Elicotteri Guardia Costiera di Sarzana in qualità di aerosoccoritore e nella notte del naufragio della Costa Concordia ha partecipato al soccorso dei naufraghi. Questa la motivazione: «Aerosoccoritore e membro dell'equipaggio di elicottero della Guardia Costiera, chiamato a intervenire nella notte del naufragio della motonave Costa Concordia in pericolo di affondamento, non esitava, con estremo coraggio, a calarsi tramite verricello sui ponti scoperti dell'unità permettendo il pronto recupero di quattro persone e, successivamente, contribuiva con ferma determinazione, in una situazione a elevato rischio per la sua incolumità, al salvataggio e tempestivo trasbordo a terra, presso i centri di primo soccorso, di numerosi altri superstiti. Nella circostanza evidenziava elevatissima professionalità, non comune coraggio
ed encomiabile spirito altruistico, elevando il lustro della Marina Militare Italiana». Isola del Giglio (GR), 13 - 14 gennaio 2012
Reda Inde