“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
La Destra a Pineto
Lettera di Barbara Di Vincenzo sul pericolo cementificazione selvaggia ed il dissesto idrogeologico
PINETO. J'ACCUSE DI BARBARA. «Sembra incredibile come in un Comune dalla cementificazione record come quello di Pineto tutta l'amministrazione continui a dormire i suoi sonni tranquilli ignorando, per l'ennesima volta, la gravità del dissesto idrogeologico che coinvolge il territorio», queste le parole del segretario cittadino di La Destra Barbara Di Vincenzo a poco più di un mese dall'ennesima disastrosa alluvione. La Di Vincenzo punta il dito contro la Giunta Monticelli. «Non una parola - spiega la Di Vincenzo - nè tantomeno un piano da attuare per il contenimento delle acque piovane come se il motto fosse"domani è un'altra emergenza...si vedrà"». Sono gli strascichi del pesante nubifragio che si è abbattuto sull'Abruzzo
LA PROTESTA DEI CITTADINI. I cittadini della ridente Città di Pineto hanno manifestato contro le carenze della macchina amministrativa durante e successive l'evento meterologico noto come Medea. «Certo un sottopasso costato una fortuna che si è riempito di cinque metri d'acqua tagliando completamente via XXV Aprile da ogni possibilità di essere raggiunta o la strada che frana a Borgo S Maria (voragini già di passata alluvione!) e di come si sono trasformate le strade per l'intasamento della rete fognaria, non interessano il nostro amato Primo cittadino tutto intento a curare la spiaggia per i cani o i nidi per gli uccelli», ha concluso una, è dire poco, inferocita Di Vincenzo.
Marco Beffe