“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
La BCE verso un nuovo rialzo dei tassi di interesse
La riunione del 27 luglio potrebbe portare ad un nuovo aumento del costo del denaro. L’allarme del Codacons sui mutui
C’è un grosso pericolo in Europa ma con conseguenze a livello mondiale, anche nei paesi extra Ue. La Banca Centrale Europea (BCE)potrebbe di nuovo aumentare i tassi di interesse con gravi conseguenze sulle famiglie e imprese che hanno sul ‘groppone’ mutui a tasso variabile. La riunione presso la sede Francoforte é prevista per il prossimo 27 di luglio e in quella occasione verrà dato corso ad un nuovo aumento del costo del denaro con l’obiettivo dichiarato di contrastare l’inflazione.
Sulla questione é intervenuto il Codacons che ha analizzato le offerte presenti oggi sul mercato per le tipologie di mutuo più richieste in Italia, allo scopo di capire come le decisioni della Bce sui tassi di interesse abbiano influito sulle tasche delle famiglie.
“Un mutuo a tasso variabile costa oggi fino a +5.052 euro all’anno rispetto al 2021, mentre chi accende oggi un finanziamento a tasso fisso si ritrova a spendere fino a +3.204 euro annui”.
E poi: “Considerando le migliori offerte presenti oggi sul mercato, per un mutuo a tasso variabile da 150mila euro della durata di 30 anni, la rata mensile passa da 442 euro di settembre 2021 ai 724 euro odierni, con un maggior esborso annuo di 3.384 euro. Per la stessa tipologia di mutuo, ma a tasso fisso, chi accende oggi un finanziamento spende in media 2.064 euro in più rispetto a due anni fa. Va meglio a chi ha acceso un mutuo da 100.000 euro a 25 anni: per il variabile si spendono 2.196 euro in più all’anno, per il fisso l’aggravio è di 1.584 euro rispetto a settembre 2021. I più colpiti dai rincari dei tassi sono quelli che hanno scelto un finanziamento di importo più elevato (200mila) per una durata più bassa (20 anni): per tale tipologia di mutuo, accendendolo oggi si spendono +3.204 euro per il fisso rispetto ai tassi in vigore nel 2021, mentre per chi ha scelto il variabile la stangata sfonda quota 5mila euro annui, con la rata mensile più cara addirittura di 421 euro”.
Ora toccherà capire di quanti punti percentuali verranno aumentati i tassi. In caso di un incremento dello 0,25%, l’impatto sulle tipologie di mutuo a tasso variabile più richieste in Italia sarà compreso tra i +15 e i +25 euro a rata, se l’aumento sarà invece dello 0,50%, la spesa aggiuntiva sarà tra i tra i +30 e i +40 euro al mese.