“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
L'omicidio di Daniza e l'Ecatombe nel Mediterraneo
Sinistra, Destra, Centro e M5S affranti per la morte di mamma orsa. Ma perchè nessuno piange la tragedia dei migranti in fuga da fame e disperazione?
SINISTRA, DESTRA, CENTRO E M5S AFFRANTI PER LA MORTE DELL’ORSA DANIZA. Che gli ambientalisti, i verdi e Licia Colò (che ci ha pure pianto) si inalberassero per l’animalicidio dell’orsa Daniza era scontato, ma che pure tutti i politici di ogni colore facessero sentire la loro voce furente, chi se l’aspettava? Eppure di occasioni per mostrare empatia e compassione, non solo verso il plantigrado, ma anche verso i propri simili quelli che a migliaia tra uomini donne e bambini annegano nei nostri mari ne hanno avute a iosa. Perciò con un po’ di stupore, ma solo con po’ registriamo il grido di dolore, che qualche maligno definisce ipocrita, di gente come Frattini, l’ex Ministro degli Esteri, che ha fatto vibrare le corde della pietas umana affermando: “Hanno ucciso una madre!”. Oppure come non stupirsi di Gasparri, l’ex fiamma tricolore, che si è scagliato contro la Provincia di Trento, per pura coincidenza amministrata da una coalizione di centro-sinistra, “per esprimere la nostra condanna per l’uccisione di Daniza, causata dalle autorità locali”. Più di tutti sorprende Matteo Salvini che, sulla strada di Damasco come San Paolo, ha avuto un’improvvisa conversione animalista. Il segretario della Lega, appresa la notizia, ha tuonato: “In Italia si può uccidere un orso, ma non si possono toccare spacciatori, rapinatori, clandestini. Vergogna qualcuno deve pagare!”, dimenticando forse che nel 2001 la Lega Nord aveva organizzato, proprio in Trentino, un festino a base di succulente bistecche d’orso, ingiustamente bloccato dai Nas. Ma che voleva dire veramente Salvini con quelle ambigue parole? Forse che il segretario della Lega, sotto sotto, auspicasse il ritorno alla politica dei respingimenti degli extracomunitari? “Come mai si possa sparare ad un orso sì e non a clandestini, spacciatori, rapinatori?”, sembra chiedersi Salvini. Non poteva mancare nel coro, oltre a quella immancabile della Brambilla, anche la voce del ministro dell’ambiente Galletti che si è allertato immediatamente chiedendo alla provincia di Trento una relazione sull’accaduto.
TUTTI ANIMALISTI SOPRATTUTTO QUANDO NON COSTA NULLA. Eppure altre occasioni per esprimere il proprio dolore per l’eliminazione degli orsi ne abbiamo. Infatti proprio qualche giorno fa è stato rinvenuto un orso marsicano morto avvelenato a Pettorano sul Gizio. Oppure i politici, sempre con riferimento alla ex“regione verde d’Europa”, che detiene il primato della più grande discarica:abusiva, quella di Bussi, avrebbero potuto esprimere il proprio disappunto anche per lo spiaggiamento dei cetacei sulla costa vastese. morti a causa, probabilmente, dell’esplorazione del fondo marino con l’“air gun. E’ la tecnica praticata dalle compagnie petrolifere nell’Adriatico, per la ricerca di idrocarburi e che consiste nello sparare aria compressa a forte intensità verso i fondali marini. Ma l’air gun implica un danno “collaterale”: infatti le onde sonore emesse colpiscono l’apparato auditivo degli animali marini che, come i balenotteri, ricevono con conseguenze devastanti. Si tratta della bellezza di ben 210 decibel, qualcosa come un miliardo di volte di più dei decibel emessi durante un concerto rock. In tal caso però, la sensibilità ecologista dei nostri rappresentanti politici sarebbe entrata in serio conflitto con le politiche vari governi Berlusconi,Prodi, Letta, Monti ed infine Renzi che dal 92 uniformemente hanno privilegiato: il saccheggio del territorio terrestre e marino a detrimento della salute e dell’ambiente. Meglio quindi prendersela con la provincia di Trento che non fa paura a nessuno.
Clemente Manzo