L'ombra della mafia russa dietro l'omicidio di Boris Nemtsov

Assassinato con quattro colpi alle spalle pochi giorni fa aveva dichiarato: "Ho paura che Putin mi farà uccidere". Il ricordo dell'omicidio di Anna Politkoviskaja

L'ombra della mafia russa dietro l'omicidio di Boris Nemtsov
Mafia stile russo? Non proprio. Comunque e' impossibile, per ora, cercare di mettere in chiaro un fatto pieno di sangue che ha coinvolto un 56enne della Caucasia. Boris Nemtsov, assassinato con quattro colpi alle spalle. Nemtsov aveva da poco dichiarato: "Ho paura che Putin mi fara' uccidere". Per molti l'accaduto ricorda l'assassinio della giornalista Anna Politkoviskaja, nel 2006. Nemtsov era stato vicepremier sotto Boris Yeltsin. Dal 2012 era presidente del partito Rpr-Parnas (partito della liberta' del popolo). L'anno scorso aveva accusato Putin di corruzione. Nemtsov e' stato ucciso a pochi passi dalla Piazza Rossa mentre passeggiava con una 23enne ucraina. In America,dove la notizia ha suscitato commenti vari,sono in tanti a credere che sia stato prorprio Putin a ordinare la condanna. Tuttavia c'e' da ricordare che Nemtsov non era un pericolo politico. Putin, oggi, ha ancora saldamente in pugno gran parte della nazione. E poi, non e' tanto sciocco da ordinare di eliminare un avversario che poco tempo prima aveva annun ciato di essere sicuro che PUtin lo avrebbe fatto uccidere. Barack Obama ha subito condannato il "brutale" e "malvagio" assassinio chiedendo una "inchiesta rapida e chiara". Queste parole si sono scontrate con il pensiero degli americani che non amano Obama. Pensasse a risolvere i tanti problemi che abbiamo oggi in America, hanno urlato a Washington e New Yok. Il Cremlino ha soltanto detto: non perderemo la pazienza.
Ci vorra' un bel po' di tempo per arrivare alla verita'. Sempre che la verita' vera riuscira'  a venire a galla...
 
 
Benny Manocchia