“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
L'esperienza di Rurabilandia
Fattorie sociali. Asini, oche ed altri animali accuditi da lavoratori diversamente abili. L'idea è di Chiavaroli
FATTORIE SOCIALI: ECCO RURABILANDIA. Parte anche in Abruzzo l'esperienza delle fattorie sociali gestite dal pubblico. Questa nuova forma di esperienza sociale ha preso forma e sostanza a Scerne di Pineto con la fattoria sociale Rurabilandia, che questa mattina è stata visitata dal presidente della Regione Gianni Chiodi. Grazie alla legge 18/2011 "Disposizioni in materia di agricoltura sociale", la fattoria sociale può essere parte integrante di Ipab e Asp, individuando in questo modo una gestione prettamente pubblica di un'azienda agricola "sui generis" a fini sociali. "Rurabilandia - ha detto il presidente della Regione Gianni Chiodi - rappresenta un'esperienza unica in Abruzzo, fortificata ora da una connotazione giuridica precisa che le ha dato la legge approvata in Consiglio regionale e che le permette di accedere a finanziamenti su progetti specifici. Ci troviamo di fronte, insomma, ad un esempio positivo di gestione pubblica di un servizio sociale".
INTUIZIONE DI CHIAVAROLI. L'inserimento delle fattorie sociali nella gestione pubblica è una intuizione del consigliere regionale Riccardo Chiavaroli che ha proposto un emendamento ad hoc votato da tutti i consiglieri, aprendo in questo modo "una strada nuova" nella gestione di alcuni servizi sociali. Nella fattoria sociale Rurabilandia vi lavorano 20 ragazzi diversamente abili "guidati" dagli operatori della cooperativa L'Aquilone. È essenzialmente un'azienda agricola, che fa parte di un progetto pilota e che ha già ottenuto consensi e premi a livello nazionale. La fattoria sociale è aperta a tutte le scuole per visite didattiche dei laboratori, ma soprattutto, in omaggio anche ad un principio commerciale, è in grado di organizzare feste e cerimonie con una capienza massima di 70 persone.
Redazione Independent