“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
L'esodo dei tremila Alpini d'Abruzzo verso Podenone
Almeno dodicimila abruzzesi raggiungeranno il capoluogo friulano. In 3.000 soci ANA Abruzzi sfileranno domenica 11 maggio
L'ESODO DEGLI ALPINI D'ABRUZZO VERSO PORDENONE. Guidati dal Presidente sezionale Giovanni Natale i Gruppi dell’ANA Sezione Abruzzi si sono organizzati con 200 bus, auto, camper, furgoni per raggiungere da domani Pordenone, sede dell’87^ Adunata Nazionale Alpini. Con familiari e simpatizzanti saranno oltre diecimila ed almeno 3.000 soci ANA Abruzzi sfileranno domenica mattina 11 maggio.
Il lungo viaggio verso il nord-est è quest’anno più “leggero” visto che al termine dell’Adunata, gli Alpini abruzzesi porteranno a casa il testimone, la “Stecca”, per l’attesissima Adunata del 2015 a L’Aquila.
Si parte da domani al grido “andiamo a prenderci il testimone dell’Adunata” con l’impegno di organizzare nel 2015 un evento degno della tradizione alpina d’Abruzzo e di accogliere nel migliore dei modi le centinai di migliaia di ospiti che verranno a “scoprire” il nostro territorio.
Gli abruzzesi troveranno, a partire dalla mattina di giovedì 8 maggio, un riferimento importante nel Punto Informativo L’AQUILA 2015 che fino al termine dell’evento promuoverà l’Abruzzo e L’Aquila nei suoi aspetti culturali, storici, tradizionali, ambientali e delle produzioni enogastronomiche ed artigianali.
La Fanfara dell’ANA Sezione Abruzzi terrà concerti a Maniago (PN), Polcengo (PN) e nel Parco Fiera di Pordenone, e allieterà i visitatori del punto informativo L’AQUILA 2015 in piazza XX Settembre a Pordenone nelle mattinate di venerdì 9 e sabato 10 maggio.
Alla sfilata di domenica 11 maggio si uniranno agli Alpini d’Abruzzo un Gruppo di Bassano del Grappa che porterà uno striscione dedicato al Beato Don Carlo Gnocchi, (venerato dalla Chiesa; cappellano militare degli alpini durante la Seconda guerra mondiale e, a seguito della tragica esperienza della guerra, si adoperò ad alleviare le piaghe di sofferenza e di miseria create da quest'ultima) e il Coro dei Congendanti della Julia e i Rotariani Alpini.
Tra i 12 striscioni portati in corteo il più significativo e “impegnativo” è che vuole testimoniare la fiducia nel popolo aquilano ed abruzzese; l’Aquila non è morta, ma E’ VIVA, e saprà ricostruire un futuro radioso grazie alla forza della gente, delle istituzioni , delle associazioni, puntando sulle qualità dei singoli e di quanto è prodotto sul territorio non solo in termini materiali, ma di cultura, innovazione e ricerca.
In testa alla “marea” di Alpini abruzzesi che saluteranno Pordenone, le Autorità sul palco d’onore e le centina di migliaia di spettatori, il Vessillo dell’ANA Sezione Abruzzi, l’unico che si fregia di ben 12 Medaglie d’Oro per i Caduti abruzzesi nelle vicende belliche oltre alle onorificenze per le attività di Protezione Civile.