“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
L'eroe che creò la Nazione
L'11 maggio 1860 Garibaldi e le "Camice Rosse" sbarcano a Marsala per realizzare il sogno chiamato Italia
L'11 MAGGIO DEL 1860 GARIBALDI SBARCA A MARSALA. Lo sbarco a Marsala dei mille (1.089 per la precisione), non trovò una resistenza agguerrita. Ad affrontare i garibaldini infatti c'erano solo 600 borbonici e le vittime, 1 morto e 3 feriti, erano camicie rosse. Risalendo la penisola, l'esercito garibaldino era cresciuto di numero arrivando a 20.000 combattenti per la maggior parte volontari che speravano in una rivoluzione liberale. Praticamente ci fu un solo scontro decisivo nei pressi di Gaeta sul Volturno tra i garibaldini e l'esercito di Francesco II forte quasi di 50.000 soldati vinto poi dalle camicie rosse. E' noto che il repubblicano mazziniano Giuseppe Garibaldi consegnò al re Vittorio Emanuele II l'Italia meridionale a Teano. Meno noto è che i piemontesi repressero nel sangue i rivoltosi meridionali, definiti con termine dispregiativo "briganti", con fucilazioni di massa ed impiccagioni. Al comando dell'esercito "d'invasione" formato da ben 120.000 soldati fu il re mise il famigerato generale Cialdini. Anche l'Abruzzo, con la famosa legge Pica, che impedì la transumanza delle greggi in Puglia, fu gravemente colpito dalla annessione al Piemonte. Ma questa è una storia che ancora deve essere scritta.
Clemente Manzo