“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
L'assessore Joy Division: "Il servizio mense sarà al top, attacchi incomprensibili"
Giovanni Di Iacovo non ci sta e ribatte alle critiche parlando di "rivoluzione in termini di qualità del cibo e costi. Incomprensibili i giudizi di alcuni genitori su un servizio non ancora partito"
E' ANCORA LUI. Torniamo ad occuparci dell'assessore Joy Division, alias Giovanni Di Iacovo, che nell'amministrazione Alessandrini ha la delega alla pubblica istruzione. Lo facciamo perchè l'autore di 'Tutti i poveri devono morire' è costretto, per la seconda volta in pochi giorni, a difendere nuovamente il proprio settore di competenza, cioè le scuole. Motivo del contendere, dopo la mancanza di arredi alla Montale Gescal, è il servizio mense che partirà il 3 ottobre e che però, non si sa perchè, è già stato criticato da qualcuno. Preventivamente. Ecco, così, la replica di Di Iacovo.
"Abbiamo accorpato una serie di servizi in unico e robusto bando da 16,7 milioni di euro relativi ad in un quinquennio, per dare ad un'utenza sensibile qual è quella dei bambini che frequentano le scuole e asili cittadini un servizio migliore in qualità, non solo di costi.
Per arrivarci abbiamo fatto ispezioni e protocolli che potessero assicurare ai bambini la qualità, per questo siamo in tandem già da due anni con Coldiretti e l’associazione ISA perché il materiale richiesto per le mense sia stagionale, territoriale e a filiera corta.
Per questa ragione non riusciamo a spiegarci la presa di posizione preventiva di alcuni genitori di un'associazione che segue le mense (l'Osservatorio Mense Abruzzo, ndr) e che noi abbiamo coinvolto sempre sin dalle prime riunioni, che dovrebbe sapere tutto questo e che di colpo denuncia futuri ritardi di cui al momento non c'è neanche l'ombra.
La migliore qualità non è solo un obiettivo, ma è il presupposto di partenza a cui si è fatto riferimento nel bando. La situazione delle mense cittadine l’abbiamo conosciuta da vicino, verificando tutte le segnalazioni che ci arrivavano dalle famiglie e verificandole di persona, insieme al sindaco, andando ad assaggiare il cibo delle mense senza farci annunciare. Un percorso che punta al miglioramento, in tutti i sensi, anche quello a carico delle famiglie: infatti tutto questo accadrà senza intaccare il rapporto dei costi se non in senso di risparmio, grazie a scelte radicali fatte sul settore refezioni.
Detto ciò l’auspicio è che non si usino le mense, servizio che dopo tanti anni stiamo rendendo davvero migliore, come cavallo di Troia per puntigli di altra natura, ostacolando il percorso che stiamo cercando di fare: ossia quello della condivisione con le famiglie, non della contrapposizione, perché se è diritto di ogni bambino avere cibo buono, di qualità e sano, è un preciso dovere e, in questo caso, volere dell’amministrazione, fare in modo che tale diritto diventi tangibile. E così sarà dal 3 ottobre in poi".
Amen. Sperando che sia davvero finita qui e che al povero Giovanni non tocchi doversi difendere ancora da attacchi praticamente inconsistenti.
Giulio Bertocciani