“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
L'apocalisse a Villa Cipressi
Villa Cipressi. Un contadino rivela come è andata distrutta la fabbrica di fuochi d'artificio della famiglia Di Giacomo
APOCALISSE A VILLA CIPRESSI: QUATTRO LE ESPLOSIONI LETALI. A raccontare i momenti dell'apocalisse che ha distrutto l'azienda di fuochi d'artificio della famiglia Di Giacomo, oltre a devastare mezza collina, e che ha strappato la vita a quattro persone (Alessio, 22 anni, Mauro, 45 anni, Roberto, 39 anni, e Federico, 45 anni) è il contadino Francesco che, casualmente, giovedì scorso stava passeggiando per i campi intorno al luogo del disastro. «Erano poco dopo le 10 del mattino quando ho sentito un botto incredibile», comincia così il ricordo di quei momenti drammatici vissuti dal testimone e riferiti al procuratore capo, Federico De Siervo, al pm Anna Lisa Giusti, ai periti, al medico legale Ildo Polidoro ed il perito balistico Paride Minervini. Il testimone oculare ha partecipato al summit, disposto dalla procura di Pescara a Villa Cipressi, per fare luce su quanto accaduto giovedì scorso. Al momento non ci sono indagati.
IL TESTIMONE: «LA SECONDA BOTTA E' STATA TERRIBILE». «I soccorsi - ha proseguito Francesco - sono arrivati subito, dopo circa 15 minuti dalla prima esplosione mentre la seconda botta, quella terribile esplosione che ha generato il fungo 'atomico è arrivata subito dopo». Secondo la testimonianza di Francesco il quarto scoppio si è verificato dopo circa mezz'ora dal primo ed è stato quello che ha tolto la vita ad Alessio Di Giacomo. «In quel momento si vedevano dei piccoli scoppi dal fabbricato ed i carabinieri e vigili del fuoco che fuggivano in tutte le direzioni. Poi c'è stato un altro scoppio tremendo che ha disintegrato sia il fabbricato che altre costruzioni intorno. I carabinieri poi mi hanno detto che Alessio incurante del pericolo andava proprio verso quella casamatta esplosa per l'ultima, nonostante l'avessero avvertito del pericolo».
FUNERALI DELLE VITTIME NON PRIMA DI GIOVEDI'. I funerali delle quattro vittime dovrebbero tenersi non prima di giovedì. Intanto sono terminate tutte le analisi sui resti dei corpi di Alessio, Mauro, Roberto e Federico e che a breve verranno riconsegnati alle famiglie. L'anatomopatologo ha effettuato gli esami del Dna su tutte le parti umane ritrovate a Villa Cipressi e che erano a centinaia di metri di distanza dal luogo dell'esplosione.
LA TRAGEDIA NON FERMA SANT'ANDREA. Intanto divampa la polemica sui soscial network per la festa di Sant'Andrea che, come da tradizione, si terrà questa sera alla Madonnina di Pescara e prevede un cospicuo spettacolo pirotecnico. Moltissimi diserteranno lo show per rispetto alle vittime oltre che per testimoniare la propria contrarietà ad un'arte che procura non pochi problemi agli animali, costretti a sentire dei paurosi botti, e a volte anche agli uomini. La settimana scorsa a Lanciano un bimbo di 10 anni ha perso 4 dita della mano destra in seguito all'esplosione di un petardo inesploso la sera prima all'Ippodromo. Noi di Abruzzo Independent siamo tra coloro che ritengono di bruciare la polvere da sparo per procurare divertimento al popolino sia un'attività moralmente poco etica oltre che estranea alla nostra cultura. Meglio un maxi falò, come si faceva un tempo. O no?
Redazione Independent