“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
SERVIVA COME IL PANE (LA VITTORIA). Bella, bella, davvero bella. La partita, la squadra, ogni decisione tecnica presa oggi da Stroppa. Finalmente, potremmo dire! L'aggressività e il gioco, come al solito, pagano. E anche quella che sembrava fino a qualche giorno fa una speranza vana, si è rivelata possibile. Il Pescara contro il Parma ha giocato e sofferto, siglando due splendide reti, e portando a casa un risultato importantissimo con la migliore delle prestazioni. Un gran bel segnale che la squadra ha voluto dare a mister Stroppa, salvando lo come meglio non si poteva da quella che sarebbe potuta essere l'ultima domenica sulla panchina del Pescara. Invece non sarà così. Ma a questo punto ci si chiede: è questo il vero Pescara oppure no? Solo il tempo e le prossime gare potranno darci una risposta. Nel frattempo in città si avrà una settimana distesa in vista della partitissima di sabato sera contro la Juve.
LA GARA. Il Pescara sembra essere messo in campo meglio del solito e nei primi 20' di gioco riesce a far girare la sfera con una certa velocità andando al tiro, però, solamente su punizione con lo specialista Quintero. La maggiore aggressività alle spalle delle due punte permette alla squadra di ribattere colpo su colpo al Parma: al 25' ghiotta palla-gol per Capuano su azione di calcio D'angelo, ma la sua girata passa alta sulla traversa di Mirante. A 30' nuova gemma di Quintero dalla sua zolla preferita, ma la palla esce di poco, deviata in corner sulla sua traiettoria. Risponde un minuto dopo Biabiany con una conclusione dai 20 metri, ma il cuoio sorvola la traversa di Perin. Passano altri 60 secondi e Abbruscato di testa trova i guanti di Mirante da calcio d'angolo. Poco dopo Pabon non trova lo specchio dalla distanza con un tiro a giro, ma l'azione più pericolosa è sul piede di Biabiany al 37' con Perin a farfalle: grandissima la respinta, a portiere battuto, di Cosic sulla linea di porta! Sul finale di tempo Pabon tenta la gran botta in diagonale, ma la palla batte sul l'esterno della rete. In pieno recupero la risposta di Cascione con una conclusione difficile in controbalzo che passa di poco sulla traversa di Mirante.
LA RIPRESA Uno-due e Abbruscato porta in vantaggio il Pescara con un gran sinistro facendo perno su Paletta e girandosi da grande attaccante: la palla s'insacca all'angolino dove Mirante non può arrivare! Il Parma non è domo e Lucarelli di testa costringe Perin alla gran deviazione. Abbruscato è scatenato e si produce in una bella rovesciata al 55', ma Mirante non si fa superare. Jonathas, partita di grande abnegazione la sua, lotta e si fa anticipare nel tiro dopo aver messo a sedere un avversario al limite dell'area: sarebbe stata una bella occasione. Anche Gobbi ha una palla buona per colpire, ma Perin è bravo in due tempi. Il Parma cresce e Rosi colpisce di testa su cross di Sansone, ma la palla è out. Weiss al 74' fa gridare al gol con una gran conclusione dal limite che passa di pochissimo sulla traversa gialloblù. Biabiany non ci sta e ci prova di testa a fare male a Perin, ma la palla è fuori. Parolo ci prova da lontanissimo, ma il suo fendente non trova la porta di Perin. Ma il portierone del Pescara è decisivo in pieno recupero, deviando in corner con un colpo di reni una bordata di Musacci dalla grande distanza. La ciliegina sulla torta arriva all'ultimo di recupero con Weiss che supera Paletta in contropiede (servito da una magia di Quintero): palo-rete da antologia.
IL TABELLINO
Pescara 2
Parma 0
Reti: 49' Abbruscato, 93' Weiss
Pescara: Perin, Zanon, Cosic, Capuano, Bocchetti, Blasi (17' Nielsen), Quintero, Cascione, Modesto (75' Balzano), Jonathas (68' Weiss), Abbruscato. In panchina: Pelizzoli, Falso, Soddimo, Bjarnason, Celik, Vukusic, Caprari. All. Stroppa
Parma: Mirante, Morrone (60' Sansone), Lucarelli, Biabiany, Valdes (54' Musacci), Parolo, Gobbi, Benalouane (81' Marchionni), Paletta, Rosi, Pabon. In panchina: Pavarini, Zaccardo, Palladino, Acquah, Fideleff, Ninis, Bajza. Al. Donadoni
Ammoniti: Valdes, Benalouane, Jonathas, Parolo
Arbitro: Davide Massa di Imperia. Assistenti: Giuseppe De Pinto di Bari e Matteo Passeri di Gubbio. IV Ufficiale: Alessandro Petrella di Termoli. Addizionali: Antonio Giannoccaro di Lecce e Federico La Penna di Roma
Fernando Errichi