“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
L'amico del politico
Una figura che compare ad ogni elezione. L'identikit: single, maschio, precario, amante del potere e delle donne
L'AMICO DEL CANDIDATO - Alzi la mano chi non ha mai sentito pronunciare questa frase: "E' un mio amico: si candida alle possime elezioni di primavera! Lo conosco bene, da quando eravamo piccoli, puoi fidarti di lui perchè è veramente una brava persona. Votalo". Bene! Quest'uomo è la figura chiave intorno cui si "spamma" la campagna eletterale dell'aspirante politico (sindaco, vicesindaco, consigliere comunale, assessore regionale, onorevole senatore ovvero qualunque altra carica pubblica, cui si acceda tramite elezione): o almeno è questo che cerca di farti credere. E' capacissimo di insinuarti il dubbio che la sua missione venga dettata da ragione puramente etiche, e non semplicemente dall'interesse. Ma è veramente così? Di certo c'è che l'amico del politico è una figura mitologica. Raccatta i voti al bar del centro. E' onnipresente in mezzo alla strada. Minaccia come un ultras che se vince l'avversario se ne va dall'Italia. Sfida gli avversari "amici dei politici", anche fisicamente. Rassicura i conoscenti che una volta eletto sarà nuova vita per tutti e ... chi più ne ha più ne metta. La sua intensità è tale che non si trovano pari nella natura umana. In questo "L'Amico del Politico" è secondo solo al fido cane, ma è certamente più scaltro, astuto e ambizioso.
L'IDENTIKIT - Maschio, sui 35 anni, spesso grassottello, laureato per miracolo, single da tempo immemore, aria da finto vissuto, vestito senza stile, amante del sigaro, stempiato e con un lavoro precario molto poco remunerato. L'Amico del Politico è attratto dal potere così come dalle belle donne che, invece, lo ignorano e continueranno a farlo perchè è brutto, rozzo e pure tremendamente ignorante. L'eroe della nostra epoca sogna da sempre di poter diventare qualcuno, al fine di poter soddifare i propri desideri sessuali più cupi e, per farlo, ha scelto la strada dell'umile servilismo al fianco del più scaltro e probabilmente dotato amico politico. Altra caratteristica è l'amore folle per i pranzi e le cene offerte durante la campagna elettorale, dove siede spesso, se non a capotavola, non più di due sedie in là rispetto all'amico politico. Prova ad essere divertente, intrattiene i commensali come un giullare a corte, memore di aneddoti sagaci o performance cariche di entusiasmo. Sappiamo con certezza che egli adora gli arrosticini (piatto tipico abruzzese) e le salsicce di fegato, di cui è ghiottissimo durante tutto l'anno ma in particolare durante il periodo elettorale, in cui ingrassa di 6/7 chili almeno. Ma il suo sogno più segreto è un altro: quello di poter poggiare finalmente e definitivamente il suo sederone, grasso e bisunto, sull'agognata poltrona dell'Ente. Solo allora la sua vita avrà raggiunto lo scopo della sua vita, il misticismo del nirvana, e tutto apparirà ai suoi occhi come realmente deve essere: "Frueeeeè! Evvaii! Ce l'ho fattaa! Mò non faccio più un caxxo per tutta la vita!! Tredicesima! Quattordicesima, feriee e nemmeno un ansiaaaa" Alèèè". Se sei amico di un amico del candidato politico allora mi puoi capire. Hai in mente la persona di cui ti ho parlato. Che cosa posso dirti di più? Stagli vicino, parlagli dolcemente e prova a spiegargli che la dignità umana non ha prezzo. Forse, dico e sottolineo forse, potrebbe cambiare la sua visione delle cose. Non si sa mai!
Marco Beef