“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
L'acqua marina di Pescara è pericolosa per la salute umana: altro stop alla pesca
A meno di cinque mesi dall'inizio della nuova stagione balneare la situazione del nostro mare è drammatica. Nulla è stato fatto per proteggere il nostro tesoro
ALTRO STOP ALLA PESCA: L'ACQUA MARINA DI PESCARA E' PERICOLOSA. Ormai siamo anche stufi di scrivere sempre le stesse cose. Eppure ogni volta ci sentiamo nell'obbigo di farlo perchè domani, già lo sappiamo, questa notizia verrà raccontata da altri media in maniera diversa oppure potrebbe anche ,per assurdo, passare come una nota di secondo piano. Parliamo chiaramente della nuova ordinanza del promulgata dal sindaco di Pescara Marco Alessandrini - quello dalla querela facile per intenderci - e relativa all'ennesimo divieto di raccolta dei molluschi bivalvi nei punti di raccolta stabiliti dalle coordinate indicate, Perchè mai? Naturalmente per la presenza in acqua nelle zone limitrofe alla foce del fiume della salmonella ovvero di uno dei batteri più pericolosi in natura e che può procurare nelle forme più gravi anche la morte. La questione dell'origine del batterio e della sua presenza nelle acque pescaresei non la conosciamo. Ma è chiaro che la problematica è di natura ambientale. Dove sono finite le promesse di avere cura del nostro tesoro che è appunto il mare? A pochi mesi dalla stagione estiva nulla o quasi è stato fatto per evitare gli scandali che hanno caratterizzato la scorsa stagione. Dove andremo a fare il bagno? Ancora nella stessa acqua 'puzzolente' nella quale sono state sversate tonnellate di agenti chimici disinfettanti per abbattere la carica batterica? Forse invece di pensare a come rendere più invivibili le nostre spiagge col l'adozione di un piano spiaggia (da ultima spiaggia) si dovrebbe cominciare a pensare al mare. Che viene prima di tutto. Ma noi siamo solo un giornale indipendente mica abbiamo il potere di dettare l'agenda delle priorità.
Redazione Independent