“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
L'Orso c'è. Perchè negarlo?
Impianto Eolico a Pizzoferrato. La commissione Via della Regione demanda parere "decisivo" all'università di Roma
IMPIANTO EOLICO PIZZOFERRATO. IL FUTURO DELL'ORSO A ROMA? «La Commissione Valutazione Impatto Ambientale della Regione Abruzzo incapace di prendere una decisione sul progetto di impianto eolico a Pizzoferrato e Quadri (CH) chiede il parere del Prof. Boitani dell'Università di Roma. Ancora una volta la politica regionale esita nell'applicare rigorose misure di tutela nei confronti dell'orso marsicano a grave rischio di estinzione». Comincia così il j'accuse a firma di Daniele Valfrè (Responsabile ALTURA Abruzzo), Daniela De Iuliis (Comitato NO eolicoselvaggio Pizzoferrato-Quadri), Stefano Allavena (Coordinatore LIPU Abruzzo), Marano Mario Viola (Responsabile Mountain Wilderness Abruzzo), Gabriele Mastropietro (Presidente Orso and Friends), Pietro Matta (Responsabile Pro Natura Abruzzo) e Stefano Orlandini (Presidente Salviamo l'Orso). «Non si comprendono - si legge - i motivi di questa ulteriore istruttoria alla luce soprattutto della dettagliata nota inviata dall'Ente Parco Nazionale della Majella e già acquisita dalla Commissione VIA. L'Ente Parco che in quell'area ha competenza e che per compito istituzionale effettua il monitoraggio della presenza dell'orso è stato chiarissimo nella sua comunicazione, desunta da accurati rilievi sul territorio, da cui si ricavano le seguenti informazioni». Relativamente alle aree individuate per la collocazione dei due gruppi di aerogeneratori eolici (Colle Castiglione e La Montagnola) nei comuni di Pizzoferrato e Quadri, entrambe le zone risultano essere utilizzate da individui di orso bruno marsicano.
INDIVIDUATI TRE GENOTIPI NEL 2012. Sono stati individuati almeno tre orsi differenti (3 genotipi diversi), inoltre campioni biologici raccolti nel 2012 in zona sono attualmente in attesa di analisi genetica. Sono state altresì raccolte numerose segnalazioni relative ad avvistamenti di femmine con piccoli. «Ci chiediamo - concludono gli ambientalisti - a fronte di informazioni cosi precise e puntuali di cos'altro ha bisogno la Commissione VIA per bocciare il progetto? Forse l'Ente Parco Nazionale della Majella non è ritenuto competente dalla Regione Abruzzo? Oppure la Regione Abruzzo tenta di far passare una decisione di tipo politico favorevole all'impianto addossandone la responsabilità ad un parere tecnico del Prof. Boitani? Parere tra l'altro che non sappiamo su quali basi specifiche potrà essere prodotto visto che gli unici dati disponibili sono quelli forniti dall'Ente che fa monitoraggio in quell'area e cioè il Parco della Majella».
Redazione Independent