“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
L'Imu più bassa d'Italia
Il Sindaco di Pescara parla da contribuente: «3,5 sulla prima casa, 10,25 sulla seconda e 5,8 per le Ater»
IMU. PARLA IL SINDACO DI PESCARA. «Ai contribuenti pescaresi abbiamo garantito l’Imu più bassa d’Italia: appena 3,5 per mille anziché 4 per mille sull’abitazione principale; 10,25 per mille, anziché 10,6 per mille, sulle seconde abitazioni; 5,8 per mille sulle case Ater. E’ questo lo straordinario risultato raggiunto oggi dal Consiglio comunale, l’unico che conta nell’esclusivo interesse del territorio, e devo ringraziare tutti gli uffici che hanno lavorato per notte e giorno per tagliare e sforbiciare le voci di bilancio, comprese le indennità di risultato spettanti ai dirigenti. Ora mi attendo la stessa assunzione di responsabilità da parte della minoranza rispetto alle ultime manovre di bilancio strategiche previste sino a fine anno, ossia la salvaguardia degli equilibri di bilancio e l’assestamento di bilancio, che andranno in Consiglio entro fine novembre, e che ugualmente sono state redatte all’insegna di quella sobrietà che necessariamente ci deve caratterizzare in un momento storico particolarmente difficile per il Paese». Lo ha detto il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia commentando il raggiungimento odierno dell’intesa con i consiglieri della minoranza di centro-sinistra per l’approvazione della delibera di rivisitazione delle aliquote Imu approvata con 31 voti favorevoli e 1 astenuto. Un’intesa pari all’individuazione di 1milione 600mila euro di tagli su bilancio, in aggiunta a 1milione già individuato dalla sola maggioranza, e comprensivo dei 147mila 483,15 euro presi dal canone della società Pescara Parcheggi. Ancora una volta, in mattinata, la seduta del Consiglio comunale si è aperta, per poi passare a un’immediata sospensione dei lavori nell’attesa che l’Ufficio Ragioneria individuasse gli ultimi possibili tagli sul bilancio utili a reperire gli altri 400mila euro richiesti dalla minoranza dopo i 2milioni 200mila euro già individuati nella giornata di ieri. Poco dopo le 12 il ritorno in aula per ufficializzare l’intesa raggiunta e approvare la delibera.
Redazione Independent