“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
“L’Arte del Pizzaiuolo Napoletano” è stata inserita nel Patrimonio Unesco
Le pratiche per la candidatura furono avviate dal Ministero nel 2009 e furono seguite da una specifica task force di esperti guidata dal Prof. Petrillo
"L'ARTE DEL PIZZAIUOLO NAPOLETANO" E' FINALMENTE PATRIMONIO UNESCO. Il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, ha reso noto, tramite comunicato sul proprio sito istituzionale, che “l’Arte del Pizzaiuolo Napoletano” è stata inserita, dall’UNESCO, nell’elenco degli elementi dichiarati Patrimonio dell’Umanità.
Le pratiche per la candidatura furono avviate dal Ministero nel 2009 e furono seguite da una specifica task force di esperti guidata dal Prof. Petrillo.
Si tratta di un importante riconoscimento che si va ad aggiungere alla già amplia gamma di elementi italiani riconosciuti dall’UNESCO, ben 6, di cui 3 fanno parte del patrimonio agroalimentare, dalla Dieta Mediterranea, primo elemento culturale di carattere alimentare riconosciuto dall’UNESCO, proclamata nel 2010, alla coltivazione della “Vite ad alberello” di Pantelleria, primo elemento culturale di carattere agricolo riconosciuto dall’UNESCO, proclamata nel 2014, fino ad arrivare all’ ”Arte del Pizzaiuolo Napoletano”.
Riconoscimenti che vanno a rimarcare, confermare e a caratterizzare la cultura e l’identità del Nostro Paese.
Di seguito si riportano le parole del Ministro Martina in merito al prestigioso riconoscimento: "Il Made in Italy ottiene un altro grande successo - afferma il Ministro Maurizio Martina - È la prima volta che l'Unesco riconosce quale patrimonio dell'umanità un mestiere legato ad una delle più importanti produzioni alimentari, confermando come questa sia una delle più alte espressioni culturali del nostro Paese. È un'ottima notizia che lancia il 2018 come anno del Cibo. L'arte del pizzaiuolo napoletano racchiude in sé il saper fare italiano costituito da esperienze, gesti e, soprattutto, conoscenze tradizionali che si tramandano da generazione in generazione. È un riconoscimento storico che giunge dopo un complesso lavoro negoziale durato oltre 8 anni, che premia l'impegno del Ministero al fianco delle associazioni dei pizzaiuoli. Ringrazio le istituzioni locali, la Regione Campania, gli esperti del Ministero e tutti quelli che col loro impegno hanno reso possibile questo risultato che ribadisce il ruolo di primo piano svolto dal nostro Paese nel valorizzare la propria identità enogastronomica."
Redazione Independent