L’Aquila regala un tempo all’Arezzo e pareggia al Fattori 1-1

Meglio l’Arezzo nel primo tempo, ripresa di marca aquilana. L'analisi, la cronaca e le pagelle del nostro Goffredo Juchich

L’Aquila regala un tempo all’Arezzo e pareggia al Fattori 1-1

L'AQUILA REGALA UN TEMPO ALL'AREZZO E PAREGGIA AL FATTORI 1-1.  Bicchiere mezzo pieno per la squadra aquilana che dopo aver giocato un primo tempo nettamente insufficiente riesce a reagire nella ripresa e a pareggiare una gara dalle tante emozioni. La squadra di Perrone si schiera con l’ormai consueto 3-5-2, con Sandomenico ad agire sulla fascia sinistra e Perna e De Sousa sul fronte d’attacco, con quest’ultimo spesso impegnato in un oscuro lavoro di raccordo con il centrocampo. Dopo i primi minuti di studio si capisce che non sarà una giornata semplice per L’Aquila,contro un Arezzo ben messo in campo e capace di ripartire con efficacia. La difesa rossoblù fatica non poco a controllare gli ottimi Cori, Tremolada e Betancourt. Al 32’ i toscani vanno in vantaggio grazie ad una punizione di Tremolada concessa generosamente dal limite da un insufficiente Maleleo di Casarano. Sulla traiettoria non irresistibile il portiere aquilano Scotti sembra avere qualche responsabilità. L’Aquila subisce il colpo e prova a reagire con una sventola di Besaja da 25 metri sventata in angolo da Baiocco. Al 45’ l’episodio che potrebbe chiudere la gara, quando l’arbitro giudica da rigore un intervento di Sanni ai danni di Betancourt: sul dischetto si presenta Tremolada ma Scotti stavolta è bravissimo a parare in due tempi. Nella ripresa gli uomini di Perrone appaiono trasformati e mettono sotto l’Arezzo, ci provano prima Perna e Sandomenico, poi Perrone compie la mossa che permetterà ai rossoblù di agguantare il pari: richiama De Sousa in panchina per Milicevic e sposta Sandomenico in attacco. Da questo momento è un monologo abruzzese con L’Aquila che spinge e l’Arezzo incapace di uscire dalla sua meta campo. Al 25’ Perna verticalizza il gioco per Sandomenico che si presenta da solo davanti a Baiocco, il bomberino aquilano è freddissimo del dribblare l’estremo difensore ospite e nel depositare in rete. L’Aquila prova a conquistare l’intera posta in palio ma le occasioni degli uomini di Perrone terminano a lato per l’imprecisione di Sandomenico prima e Perna dopo. Termina 1-1 tra gli applausi del Fattori che riconosco alla squadra di avere dato fino all’ultima goccia di sudore in campo. L’Aquila è attesa da una settimana importante con la sentenza sulla vicenda Dirty Soccer, che probabilmente porterà una penalizzazione in classifica, e dalla trasferta di Pontedera nell’anniversario della scomparsa del tifoso rossoblù Nicola Mezzacappa avvenuta il 30 Gennaio 1994 proprio in occasione della trasferta toscana. Due motivi in più per continuare a credere nella salvezza.

TABELLINO: L'AQUILA 1 AREZZO 1

L’AQUILA (3-5-2): ScottiVoto 6; Sanni voto 6, Anderson voto 6, Cosentini voto 6; Sandomenico voto 7, Di Francesco voto 6, Bensaja voto 6, M.Mancini voto 6.5, Piva voto5.5; De Sousa voto 5.5 (13′ st 15 Milicevic voto 6.5), Perna voto 6 (40′ st 18 Stivaletta sv). A disposizione: 12 Savelloni, 13 Bigoni, 14 Ligorio, 16 Triarico, 17 Palestini, 19 A.Mancini, 20 Ceccarelli. Allenatore: Carlo Perrone.

AREZZO (4-3-1-2): 1 Baiocco; 5 Carlini, 2 Panariello, 3 Madrigali, 6 Sabatino; 7 Feola, 8 Capece, 4 Benedetti (20′ st 15 Gambadori); 10 Tremolada; 9 Cori (27′ st Defendi), 11 Bentancourt (37′ st 19 Calabrese). A disposizione: 12 Ronchi, 13 De Martino, 14 Milesi, 16 Brumat, 17 Bernardini, 18 Pugliese, 20 Masciangelo, 22 Garbinesi.

Spettatori 900

Goffredo J.