“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
L'Aquila, quante imprudenze!
Questione sicurezza - Settanta poliziotti andranno via dal Capoluogo. Appello dei consiglieri comunali
QUESTIONE SICUREZZA NEL CAPOLUOGO - Il nuovo allarme sicurezza lanciato dai sindacati di polizia nei giorni scorsi, dopo il deponziamento dell’apparato di polizia nel Capoluogo, ha raccolto le prime adesioni a L'Aquila. In città, infatti, è sempre più crescente il sentimento di diffusa insicurezza, dovuto al dilagare di fenomeni di microcriminalità ed illegalità e gli aquilani necessitano di risposte immediate che tutelino la loro integrità fisica e quella dei loro beni da eventuali pericoli ed aggressioni. Dai dati attuali sulla città dell’Aquila emerge che le persone arrestate sono più che raddoppiate e che i cittadini si sentono sempre meno sicuri.
SETTANTA POLIZIOTTI VIA - A tutto ciò si somma il problema dei circa settanta poliziotti aquilani che verranno rimandati nei loro comandi originari. «È necessario - hanno scritto i consiglieri comunali Emanuele Imprudente (L’Aquila città aperta) e Daniele Ferella (Tutti per L’Aquila) - e non più rinviabile, risolvere subito la vicenda dei poliziotti aggregati, dopo il 6 aprile 2009 alla questura dell’Aquila. Abbiamo richiesto al Presidente del Consiglio Comunale, Carlo Benedetti, di convocare una conferenza dei capigruppo urgente per affrontare il tema e per arrivare alla votazione di un ordine del giorno urgente il prima possibile. La sicurezza non può aspettare. Abbiamo bisogno di un’efficace attività preventiva e di contrasto dei fenomeni di criminalità. È necessario che l’istituzione Comune prenda una posizione forte e determinata per sollecitare il Prefetto, il Questore, il Ministro degli Interni e il Ministro per la Coesione Territoriale Barca affinchè venga prorogata l’assegnazione del personale alla questura aquilana almeno fino alla fine dell’emergenza».
Redazione Independent