“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
L'Aquila ieri, oggi e domani
Amministrative 2012 - Il passato, il presente ed il futuro del Capoluogo d'Abruzzo: otto candidati per la "città fantasma"
L'AQUILA IERI, OGGI E DOMANI - La partecipazione attiva dei cittadini è da sempre il punto di forza di una comunità. È la prova tangibile della solidità di quest’ultima, la madre di ogni crescita economica, politica e sociale. Se poi è di una città come L’Aquila che si parla, che della sua popolazione ha fatto un punto di forza, il discorso è vivo più che mai. Questo è il clima che da tempo si respira nel capoluogo abruzzese, in vista delle elezioni amministrative che avranno luogo i prossimi 6 e 7 maggio. Si tratta di un messaggio di speranza, che sia per i cittadini uno stimolo per continuare a darsi da fare, insieme, affinché la città torni ad essere quella di prima, sì, prima che quel terribile sisma del 6 aprile 2009 la sfigurasse per sempre. Ma L’Aquila reagisce, non ci sta ad essere etichettata come la città fantasma d’Italia, e si rimbocca le maniche per recuperare quella dignità smarrita, ma che in fondo non ha mai davvero perduto. E decide di ricominciare da qui: dalla politica, poiché se è vero che essa è il modo migliore per avvicinare il popolo alle autorità che lo dirigono, è ancor più vero il bisogno che adesso non si facciano più solo parole, ma azioni concrete per la ricostruzione e per la crescita indipendente del capoluogo.
L'AQUILANO CREDE ANCORA NELLA POLITICA? - L’Aquila ieri, oggi e domani, nel pieno della prosperità, per riprendersi e restituire alla sua gente ciò che il gigante Natura le ha tolto in soli 20 secondi. L’obiettivo dei candidati, delle liste, delle campagne elettorali e quant’altro è quello di spronare il popolo a credere ancora nella politica nonostante le difficoltà che al momento si riscontrano nel suddetto ambito. Andare a votare,e farlo con coscienza, è solo l’inizio di un percorso che segnerà un nuovo cammino, per L’Aquila ed il suo popolo. La città abruzzese, in modo particolare, è nel mirino dei media, regionali e non solo, dal momento che l’intero Paese ha focalizzato la propria attenzione su L’Aquila e su ciò che potrebbe avvenire in seguito alle elezioni. L’Italia intera esprime la propria solidarietà, con il solo ed unico desiderio di veder realizzati i sogni di coloro i quali, per le terribili peripezie vissute a causa del terremoto, hanno perso la casa, la famiglia, il lavoro, e con essi la speranza nel futuro. E a restituire il “sogno aquilano” a coloro che quel sogno l’hanno visto sgretolarsi proprio come le loro dimore, ci pensano gli otto candidati, Massimo Cialente, Enza Blundo, Giorgio De Matteis, Vincenzo Vittorini, Enrico Verini, Ettore Di Cesare, Angelo Mancini e Pierluigi Properzi, che, in una lunga campagna elettorale non priva di confronti diretti nelle tv locali, hanno mostrato, e continuano a farlo, il loro desiderio di far tornare L’Aquila a volare. L’Aquila deve tornare a splendere nel cielo puntando su ciò che da sempre la caratterizza: la cultura. E quale occasione migliore di un nuovo sindaco, per sancire un nuovo inizio, simbolo di rinascita?
LA MISSION: CULTURA, LAVORO E FIDUCIA - Cultura, lavoro, fiducia, puntando molto sulle nuove generazioni che sono d’altronde il futuro del nostro Paese: è questo ciò di cui L’Aquila, e l’Italia intera, ha bisogno in questo momento più che mai. Solo in tal modo e con una cooperazione tra le parti coinvolte, cittadini e autorità nella fattispecie, L’Aquila potrà tornare a respirare a pieni polmoni, fiera di essere ciò che è, e che è sempre stata.
Lorenzo Di Labio