“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
L'Aquila è un cattivo esempio
Sul New York Times l'inchiesta sulla ricostruzione: «Che sia da monito per i danni provocati dall'uragano Sandy»
CRTIC'S NOTEBOOKS SU L'AQUILA. E' così, ancora una volta, il celebre quotidiano americano, il New York Times, è tornato ad occuparsi dell'Abruzzo. E, come prevedibile, sulle sue colonne ci siamo finiti per notizie non troppo piacevoli. Anzi, dinanzi all'America (ed ai suoi lettori) il Capoluogo di regione, distrutto dal terribile sisma del 6 aprile del 2009, è dipinto come un cattivo esempio. «L'Aquila, capoluogo abruzzese, nel centro Italia, è molto lontana da Rockaways e Staten Island, ma la sua lotta per recuperare da un terremoto può fornire un avvertimento per New York, post-uragano Sandy», così ha scritto il giornalista americano Michael Kimmelman, senza troppi giri di parole e con la "schiettezza" tipica del linguaggio anglosassone.
LE NEW TOWN E LA RICOSTRUZIONE CHE E' FERMA. Kimmelman analizza la situazione a quasi quattro anni dal terribile terremoto che ha provocato la morte di 308 persone, 1500 feriti e dieci miliardi di euro di danni: una città completamente, o quasi, rasa al suolo. «Vennero realizzati alloggi temporanei e costruite "new town", così come le aveva definite l'ex primo ministro Silvio Berlusconi, che addirittura si era vantato di quegli appartamenti tristi, isolati, piccoli e costosi realizzati alla periferia della città, completamente tagliati fuori dal trasporto pubblico e della vita civile». Parole forti che lo stesso presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in visita a L'Aquila per l'inaugurazione dell'auditorium disegnato da Renzo Piano, ha pronunciato. Forse un pò in ritardo.
L'ACCUSA AL GOVERNO. E sulla ricostruzione che ancora stenta a partire Kimmelman lancia un'accusa durissima e avverte l'America dal non prendere il capoluogo d'Abruzzo come esempio per la ricostruzione di New York dopo i disastri provocati dall'uragano Sandy. «Le autorità italiane - ha aggiunto il giornalista - hanno continuato a promettere di restaurare la città, ma meno di una dozzina di edifici sono stati riparati».
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