“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
L’Aquila, Capri risponde a De Matteis: “Senti chi parla”
Il consigliere comunale e capogruppo del Pd replica: “Forse altri, parlando di bilanci disastrosi, ricordavano amministrazioni precedenti!”
"DISASTRO", CAPRI RISPONDE A GIORGIO. “Forse altri, parlando di bilanci disastrosi, ricordavano le amministrazioni precedenti!”. Maurizio Capri (foto), consigliere comunale e capogruppo del Pd all’Aquila, risponde così a Giorgio De Matteis (L’Aquila Città Aperta), che ieri ha attaccato l’attuale amministrazione definendo “disastrosi” gli 8 anni del governo Cialente.
E invece “questa amministrazione – precisa Capri – ha dimostrato e sta dimostrando di saper gestire una situazione quotidiana difficile e del tutto fuori dal normale. Basti considerare tutta l'attività messa in campo dal dopo terremoto, la determinazione e la costanza nell'affrontare anche momenti di grande solitudine della Città; momenti di incertezza, di sconforto. Eppure oggi, ed è la cosa sicuramente più importante, abbiamo la sicurezza dei fondi della ricostruzione: 6 miliardi e 200mila € che, da qui al 2019, traghetteranno la Città dell'Aquila e il Cratere a nuova vita”.
E questo, secondo Capri, grazie “alla testardaggine del nostro Sindaco e ad un prezioso lavoro di squadra che ha visto protagonisti il Presidente della Regione D'Alfonso, il Vice Presidente Lolli, il Consigliere Pietrucci, l'Assessore alla Ricostruzione Pietro Di Stefano, la Senatrice Pezzopane, l'allora Sottosegretario Legnini e, di spalla, tutto il partito, con il segretario Albano, che non si è abbandonato a chiacchiere sterili e giudizi da bar, ma ha saputo sostenere quelle che sono le priorità della nostra Città. Ci auguriamo pertanto, per il 2015, che anche l'opposizione faccia altrettanto, auspicando una collaborazione tesa all'unico obiettivo che gli aquilani devono raggiungere e che è e deve essere, bipartisan, ovvero quello di una Città che deve ripartire con tutte le sue forze”.
Nicola Chiavetta