“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Sono arrivati a Pescara nella notte tra sabato 26 e domenica 27 marzo quattro bambini ucraini, accolti dall’Agbe Pescara. L’Associazione presieduta dallo spoltorese Achille Di Paolo Emilio ospiterà nella sua struttura questi giovani ospiti. Tutti purtroppo stanno affrontando una malattia e hanno dovuto interrompere le cure nella loro terra natia a causa della guerra. Sono arrivati accompagnati dalle mamme e da una nonna, mentre i loro padri sono rimasti in patria a combattere questo terribile conflitto.
“Li abbiamo attesi per tanti giorni con il desiderio di potergli offrire una casa e le terapie necessarie. Abbiamo appreso del rischio interruzione terapie per i bambini ucraini a causa dei bombardamenti e subito abbiamo cercato contatti e intermediari per poter offrire accoglienza in casa Agbe Trenta Ore per la Vita” Queste le parole di Achille Di Paolo Emilio. “Ieri sera sono atterrati all’aeroporto di Pescara: 4 Bambini e 3 donne, due mamme e una nonna, purtroppo i papà sono rimasti in Ucraina per combattere”. Erano in tanti ad attenderli trepidamente all’aeroporto di Pescara: oltre il presidente, il vice presidente Giovambattista Colangelo, il Prof. Mauro Di Ianni Direttore della U.O.C. di Ematologia, le dottoresse della Sezione di Onco-Ematologia pediatrica Daniela Onofrillo ed Antonella Sau, la psicologa dottoressa Pierpaola Sciarra, l’equipe infermieristica e gli operatori della Croce Rossa. “Erano provati da giorni di cammino, avevano raggiunto la Polonia camminando per poi trovare aiuto ed arrivare in un luogo sicuro e accogliente. Nessuno di loro parla o comprende l’italiano e così un giovane studente di Pescara, figlio di genitori Ucraini, si è messo a disposizione per tradurre all’equipe di Oncoematologia pediatrica le cartelle cliniche dei bambini” continua il racconto del nostro concittadino. “Con grande gioia i medici hanno appurato che i protocolli in atto in Ucraina erano gli stessi di Pescara, per cui i bambini proseguiranno senza impedimenti le loro terapie e noi siamo finalmente felici di sapere che sono al sicuro in un ambiente caldo e accogliente. Provengono da due città del sud Ucraina: Odessa e Mykolaiv. L’Agbe li ospiterà per tutta la durata delle terapie dei bambini provvedendo a fornirgli tutto ciò di cui avranno bisogno: viveri, medicinali, vestiti. Infine l’appello che speriamo in molti condividano: “Come tutti sanno l’Agbe vive di volontariato e donazioni perciò rivolgiamo un’appello a tutti, chiunque volesse sostenere e aiutare queste famiglie, in qualsiasi modo, può contattarci, saremo felici di sentire l’affetto e il calore che accompagna da sempre la nostra grande famiglia”