“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
L'Abruzzo si stringe a Rosci
L'indignado teramano ha interrotto stamattina lo sciopero della fame: in 12 giorni ha perso 8 chili. Rischiava la vita
DAVIDE ROSCI HA INTERROTTO LO SCIPOPERO DELLA FAME. Davide Rosci ha deciso di interrompere lo sciopero della fame cominciato lo scorso 21 maggio. Ad annunciarlo è Maurizio Acerbo che ha sentito la sorella dell'indignado teramano che stamattina lo ha incontrato nel carcere di Viterbo. «Davide - spieca il consigliere di Rc - ha perso 8 chili ma è sempre combattivo e pronto a riprendere questa forma di lotta nonviolenta se sarà necessario. E’ a dir poco ingiusta una condanna a 6 anni sulla base di foto in una piazza in cui c’erano migliaia di persone. E’ assurdo che non possa scontarla agli arresti domiciliari. Sarebbe davvero disumano non rispondere positivamente da parte del ministero alla richiesta di Davide di essere almeno trasferito in un carcere abruzzese considerate le gravi condizioni di salute del padre che non gli consentono spostamenti fino a Viterbo». Intanto continua la mobilitazione in appoggio a Davide e agli altri condannati per gli scontri del 15 ottobre 2011 in piazza San Giovanni a Roma. Ieri a Teramo c'è stato il concerto di Cuba Caball e 99 Posse organizzato dai compagni di Davide di Azione Antifascista. Nel frattempo anche alcuni parlamentari si sono attivati con visite (Maria Amato del PD, Gianluca Vacca del M5S), interrogazioni (Gianni Melilla di Sel), richieste di incontro al direttore della Direzione generale dei detenuti e del trattamento del Ministero (Vacca). Anche l’associazione Antigone ha dato la disponibilità a seguire il caso.
Redazione Independent