“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
L'Abruzzo reagisce agli attentati terroristici di Parigi
Bandiere a mezz'asta a Pescara. Domani iniziativa di Carrozzine Determinate. Il macabro presagio del protocollo anti terrorismo per il Giubileo
MA E' UNA TRAGEDIA SENZA FINE. Neanche il tempo di riprenderci dai vili attacchi di Charlie Hebdo che, con il dolore nel cuore, ci troviamo costretti a parlare nuovamente di una Parigi sotto scacco dell'Isis. Una tragedia senza fine, sconvolgente, che tocca emotivamente anche l'Abruzzo, non solo per i tanti corregionali che vivono nella capitale francese, ma anche perchè ormai è chiaro a tutti che, dopo il 13 novembre 2015, nulla in Europa (e dunque a casa nostra) sarà più come prima.
LA REAZIONE DELL'ABRUZZO. Non sono mancate le reazioni da parte delle istituzioni locali. Da stamane le bandiere del Palazzo di Città e della Torre Civica, a Pescara, sono a mezz'asta in segno di lutto. "Vicini alla Francia, uniti alla comunità tutta nella condanna della violenza": è un passaggio del messaggio di solidarietà del sindaco Marco Alessandrini per gli attentati parigini. "Abbiamo voluto manifestare la vicinanza della città al popolo francese - prosegue Zagat - esprimere la condanna per gli attentati che hanno colpito la capitale e in cui hanno perso la vita centinaia di persone innocenti. Un attacco a valori universali e al nostro stesso stile di vita, cui occorre rispondere con fermezza e senza cedere alla paura". Più duri Carlo Masci (Pescara Futura) e Lorenzo Sospiri (Forza Italia): entrambi hanno detto a chiare lettere che non è più il tempo di stare a guardare e che bisogna intervenire concretamente. Intanto domani, sempre nel capoluogo adriatico, l’Associazione Carrozzine Determinate ha organizzato un’iniziativa pubblica di solidarietà alle vittime che si terrà alle ore 11 davanti alla Prefettura.
L'INTESA CON LE PROCURE SUL GIUBILEO. E pensare che ieri, quasi in una sorta di macabra (quanto inconsapevole) anticipazione, era arrivata la notizia di un protocollo d'intesa finalizzato al dialogo tra la Procura Distrettuale Antimafia abruzzese, la Procura generale e gli uffici giudiziari sul territorio con la Direzione nazionale antimafia (Dna) sul tema del contrasto al terrorismo, in vista del Giubileo straordinario proclamato da Papa Francesco, nel quale L'Aquila potrebbe essere presa di mira come 'periferia' di Roma da parte di cellule terroristiche. Il documento è stato firmato con il procuratore nazionale antimafia, Franco Roberti. Adesso, è inutile dirlo, bisognerà stare ancora di più con le antenne dritte.
Federico Di Sante