“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
ADDIO “PRESIDENTE” ARMANDO COSSUTTA. La scomparsa dell’On. Armando Cossutta ci lascia privi di una persona indimenticabile che si è battuta una vita intera per i suoi ideali comunisti. Diversi sono i ricordi che mi legano alla sua figura, al “Presidente”, come lo chiamavamo in tanti. A partire dal 2004, quando per la prima volta, da giovanissimo militante, ebbi la possibilità di conoscerlo di persona a Roma in un incontro nella sede nazionale del Partito dei Comunisti Italiani. Due anni dopo ci rivedemmo a Teramo, per la presentazione del suo libro “Una Storia Comunista”. Mi riconobbe e volle donarmi una copia, con un’affettuosa dedica. L’incontro proseguì a tavola, in una cena molto piacevole tra compagni. Nel 2010, i nostri destini tornarono ad incrociarsi, in un nuovo ambito. Ho avuto infatti l’occasione di rincontrarlo durante il Consiglio Nazionale dell’ANPI al quale partecipavo come Segretario del Comitato Provinciale di Teramo. L’On. Cossutta era stato eletto l’anno prima Vice-Presidente Nazionale dell’Associazione dei Partigiani. Anche in quell’occasione fu entusiasmante potermi confrontare con un uomo politico del suo spessore e apprendere ancora una volta i preziosi insegnamenti di uno dei “padri” del Partito Comunista Italiano. Il libro che mi consegnò si conclude così: “E se domani ci sarà una pietra sulle mie ceneri, per favore scriveteci sopra Armando Cossutta, comunista”. Voglio ricordarlo attraverso il testo del telegramma di condoglianze che ho inviato ai suoi famigliari a Roma: Addio Presidente Cossutta. Da partigiano hai combattuto contro il nazifascismo per un’Italia libera e democratica. Da comunista hai lottato una vita intera dalla parte dei più deboli per la pace, l’uguaglianza, il progresso, la giustizia sociale. Hai tenuto sempre alta la gloriosa bandiera rossa, simbolo degli oppressi. Onore al Compagno Cossutta. Grazie per tutto quello che hai fatto.
Mirko De Berardinis