“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
L'Abruzzo: Jarno nel Cuore
Il pilota pescarese esce dalla F1, scaricato dai soldi dei russi. Indimenticabile il successo di Montecarlo nel 2004
JARNO NON E' PIU' IN F1 - La scuderia anglo-malese Caterham ha licenziato in tronco il pilota abruzzese Jarno Trulli, 37 anni, sostituendolo con il russo Vitaly Petrov, ex Renault. La decisione è maturata non perchè il pilota pescarese non fosse apprezzato, anzi il suo talento, sia in fase di sviluppo che nel rendimento gara è più che noto a tutti. Solo che il russo aveva da giocarsi un arma molto importante e cioè: i soldi degli sponso. Si vocifera di una dotazione di10 milioni di euro che il nuovo pilota porta in dote alla scuderia. Così il pilota di Pescara saluta dopo 256 GP disputati in una carriera cominciata nel 1997 con la scuderia faentina della Minardi, simbolo di un’altra Italia che non c’è più. L’apice alla Renault, dove nel 2004 vinse il suo unico GP a Monaco. Nel palmares anche 11 podi, 4 pole position e un sesto posto finale in classifica nel 2004.
LO STILE DEL PILOTA PESCARESE - Dal canto suo Trulli, che aveva comunque il contratto in scadenza al termine della stagione, saluta e ringrazia con stile. “Capisco la scelta della squadra, e auguro loro il meglio per la stagione che sta per iniziare. Voglio ringraziare tutti in squadra per le due stagioni vissute insieme. Siamo partiti da zero, costruendo una solida squadra di Formula 1. Sono orgoglioso di averne fatto parte”. Il pilota di Pescara saluta dopo 256 GP disputati in una carriera cominciata nel 1997 con la scuderia faentina della Minardi, simbolo di un’altra Italia che non c’è più. L’apice alla Renault, dove nel 2004 vinse il suo unico GP a Monaco. Nel palmares anche 11 podi, 4 pole position e un sesto posto finale in classifica nel 2004. Nello stesso anno, durante il GP di Inghilterra a Silverstone, è protagonista di uno spettacolare incidente: il cedimento della sospensione posteriore lo fa sbattere contro le barriere protettive all’uscita della curva Bridge, la macchina compie due giri completi su se stessa e una capriola prima di fermarsi sulla sabbia. Trulli esce dall’abitacolo sulle sue gambe.