“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Kibbutz nei territori occupati
Israele decide 3.000 nuovi insediamenti: è la "provocazione" all'ammissione della Palestina all'ONU
ISRAELE DECIDE 3.000 NUOVI INSEDIAMENTI IN PALESTINA. Israele risponde con una rappresaglia all'ammissione della Palestina all'ONU. Il Governo di Netanyahu, all'indomani dell'ammissione della Palestina all'ONU come stato membro, annuncia la costruzione di 3.000 nuovi alloggi tra Gerusalemme Est e in Cisgiordania. La decisione annunciata è ancor più grave se si pensa che gli insediamenti in parte andranno ad inseririsi nella Zona E-1, tagliando in due la Cisgiordania.
L'IRA DELL'ONU E DI ABU MAZEN. Per il SegretarioGeneraledelle Nazioni Unite Ban Ki-Moon è "Un colpo quasi fatale ad ogni prospettiva di pace". Abu Mazen ha dichiarato che "Il riconoscimento dell'Assemblea Generale dell'ONU ha trasformato la Palestina in uno Stato sotto occupazione".
REAZIONI DI FRANCIA, UK E USA. Il segretario di stato Americano Hillary Clinton, ha criticato aspramente il Governo Isreliano. La Francia ha convocato l'ambasciatore di Israele per manifestare la "disapprovazione della Francia" e il Forein Office ha fatto sapere che ci sarà "una reazione forte" se Israele andrà avanti con gli insediamenti.
L'ARROGANZA DI ISRAELE. Per tutta risposta Netanyahu comunica " Israele continuerà a difendere i suoi interessi vitali anche arrivando a sfidare la pressione internazionale, non ci sarà alcun cambiamento nelle decisioni prese".
...E L'ITALIA? Il Governo italiano per bocca del Ministro degli Esteri Terzi dichiara di appoggiare la posizione dell'UE espressa da Cathrine Ashton che ha invitato Israele a rivedere le proprie posizioni.Tuttavia a differenza di Francia e Gran Bretagna, non ha convocato l'ambasciatore israeliano.
Clemente Manzo