“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Ivan Cotroneo incanta gli studenti del liceo "G. Galilei" di Pescara
La pellicola, proiettata questo pomeriggio nel Mediamuseum di Pescara, è stata introdotta nell’aula magna
IVAN COTRONEO AL "GALILEO GALILEI" DI PESCARA. Vittime di una società liquida, in bilico tra bullismo e omofobia, alla ricerca di una propria identità. In cui l’etichetta diventa l’unico paletto stabile della propria esistenza. Fotogrammi di una intera generazione che si snodano, ciak dopo ciak, nel film Un bacio. La pellicola, proiettata questo pomeriggio nel Mediamuseum di Pescara, è stata introdotta nell’aula magna del Liceo scientifico Galileo Galilei. Gli studenti , infatti, hanno avuto l’occasione di incontrare il regista napoletano, che è anche l’autore del libro da cui è tratta la versione cinematografica: Ivan Cotroneo. Nel silenzio assordante di chi è totalmente coinvolto, i liceali si sono ritrovati a nudo con se stessi e le proprie debolezze, in un viaggio introspettivo guidato dallo stesso sceneggiatore. La storia tormentata di Lorenzo e Antonio o la lettera scarlatta di Blu diventano emblemi di una generazione fragile in cui ogni giovane non può non ritrovare un pezzettino di se. Da qui nasce anche il ringraziamento del Dirigente scolastico del Liceo Galilei Carlo Cappello: “per come la settima arte abbia interpretato in modo così magistrale il mondo dei giovani”. Dal canto suo il regista di Un bacio, infatti, introdotto magistralmente dal critico cinematografico Claudio Trionfera, dopo aver raccontato i retroscena dei vari ciak, ha dichiarato: “ Il film è un invito a non avere paura, a non dipendere da quello che gli altri pensano di noi, a non farci dire cosa è giusto e cosa è sbagliato per paura di essere soli e dunque infelici”.
AdL