“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Italian thanksgiving
Duecento milioni di americani adorano il nostro cibo e il loro ringraziamento lanciato dai Padri pellegrini, ogni anno si tinge sempre piu' di bianco rosso e verde
ALTRO CHE TACCHINO RIPIENO! Thanksgiving, la festa del ringraziamento, nacque allorche' i Padri Pellegrini sbarcati nel 1620 nel Massachusetts in cerca di nuove terre, furono salvati dagli Indiani di Plymouth. Essi infatti indicarono agli inglesi dove potevano trovare grossi uccelli che vennero chiamati Turkey perche' pensarono fossero arrivati in America dalla Turchia. Il "ringraziamento" e' rimasto piu'o meno come 400 e piu' anni fa: scorpacciata di tacchini e torte di zucca. Con l'aggiunta negli anni di barili di wiskey e birra. Questa, in poche righe, la spiegazione della festa alla quale gli americani tengono moltissimo. Ma questa nazione, come si sa, e' formata da cento diversi Paesi e ogni gruppo etnico, dall'Europa, dall'Asia e dal resto del mondo ogni anno prepara cibi della terra natia. Gli italiani sono forse i piu' attaccati alla tradizione culinaria di casa nostra. Da New York a Los Angeles, da Miami a Boston il thanksgiving americano non e' rispettato in pieno. Poco tacchino e torta di zucche nelle comunita' siciliane di Brooklyn, di Detroit, di Buffalo. Il sartu' di riso occupa la porzione principale con assortiti involtini di melanzane. Cassate alla fine, che forse soltanto i siciliani sanno preparare. I napoletani sono dappertutto, da Manhattan a New Orleans, da Boston a Los Angeles. E come potrebbe mancare, allora, gli spaghetti aglio e olio con peperoncino, tavolo di formaggio bianco, maccheroni conditi con olio puro e pomodori di San Marzano importati dall'Italia, pizze di vario tipo, caffe' e limoncello. Niente male. E gli abruzzesi? Maccheroni alla chitarra "tuttova" (nemmeno una lacrima d'acqua) carne , pesce e vino bianco, torta di frutta. I maccheroni alla chitarra fanno impazzire gli americani. Per i romani e dintorni, pasta alla carbonara, trippa che e' sempre difficile trovare in America e lasciamo stare i tacchini, la cui carne e' un po' dura. I veneti in California e Stati del Mid West, non possono fare a meno del risi e bisi, di polenta e osei, liquori forti come lo spirito dei veneti. Cibo nostro, con rispetto parlando. E ora che - spero - vi e' venuta l'acquolina in bocca, vi rivelo una cosa. Duecento milioni di americani adorano il nostro cibo e il loro ringraziamento lanciato dai Padri pellegrini, ogni anno si tinge sempre piu' di bianco rosso e verde. I Padri Pellegrini si rigireranno nelle loro tombe. Ma, signori, non c'e' ostacolo che riesca a frenare la marcia del gusto italiano. Siete d'accordo?
Benny Manocchia