“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Italia paese delle consultazioni
Toccherà al Presidente Mattarella fornire quelle risposte che italiani aspettano ormai dal 4 marzo: dare una guida politica a questo Paese
ITALIA PAESE DELLE CONSULTAZIONI. Davvero, che cosa aspetta Mattarella ad iniziare le cosiddette consultazioni? Mi hanno detto in molti: tu non sai quanto sia impegnato nel lavoro il Presidente della Repubblica. Quindi, come semplice ignorante, non posso permettermi di porre quella domanda. Accetto la spiegazione. Tuttavia, alte menti italiane, certamente non ignoranti in fatto di politica, si sono poste la stessa domanda. Quindi, se Mattarella non e' tenuto a rispondere alla mia insulsa domanda, per cortesia, Presidente, risponda a chi ha i requesiti per farla. Ho chiesto qua e la' e sono riuscito ad apprendere che Mattarella deve fare le proprie consultazioni prima di avviare quelle ufficiali con i capi dei vari partiti politici. Quindi si rivolge ai precedenti presidenti, ai precedenti Premier, a chi conosce perfettamente la Costituzione. Scusate, ma stavolta devo dirlo, a rischio di ricevere minacce: tutto questo parlare, tutto questo consultarsi, avanti e indietro, non occorrerebbe se l'Italia (una volta tanto) copiasse gli Stati Uniti e gli altri Paesi che hanno un presidente a capo di tutti. Quei presidenti non hanno bisogno di fare consultazioni per decidere chi sara' il Capo del Governo. I loro ragionieri (si fa per dire) contano con precisione i voti e dicono al chief: ha vinto tizio e caio con il maggior numero di voti ottenuti. Ma no, da noi, in Italia, tutto deve essere diverso. Lo so, e' un ragionamento che ho fatto in un'altra occasione, ma perdiana non e' forse vero che gli italiani vanno a votare senza la sicurezza matematica che i loro voti sceglieranno definitivamente il nuovo presidente del consiglio? E' mai possibile che l'italiano non capisca? E se lo capisce, bene, perche' non si fa sentire? Forse perche' a casa nostra un gruppetto di persone ha in mano il comando politico del Paese.
Benny Manocchia