“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Italia consuma 4 volte le risorse che può produrre
Quest'anno l'Overshoot Day è caduto il 20 agosto. Risultato? Più gas serra di quanto l'ecosistema possa sostenere
OVERSHOOT DAY DEL 2013. E' a partire dalla metà degli anni 80 che l'umanità ha iniziato a consumare più risorse di quanto il pianeta ne abbia potuto rigenerare. Gli esperti del Global Footprint network ogni anno calcolano l'overshoot day, il giorno dell'anno in cui l'umanità ha esaurito il suo budget ecologico. Quest'anno l'Overshoot Day è caduto il 20 agosto. Il che significa che dal 21 abbiamo cominciato a consumare gli stock di riserva del pianeta immettendo nell'ambiente gas ad effetto serra, come l'anidride carbonica ,più di quanto l'ecosistema ne possa assorbire. L'anno scorso abbiamo attinto alle riserve più tardi il 22 agosto, 10 anni fa abbiamo esaurito le risorse il 22 settembre, mentre 20 anni fa il 21 ottobre. Questa serie di date mostra come ogni anno l'Overshoot Day cada prima con conseguenze catastrofiche sull'ambiente. Il problema dei cambiamenti climatici, della riduzione delle foreste, della scomparsa di numerose specie viventi, della riduzione degli stock ittici, conseguenti ad una attività di pesca selvaggia, dell'aumento dei prezzi delle materie prime diventa sempre più difficili da risolvere. Allo stato attuale ci vorrebbe un pianeta e mezzo per poter ospitare e mantenere i 7 miliardi di esseri umani e entro il 2050 ben 2 pianeti. I paesi che hanno maggiormente contribuito a rovinare l'ambiente sono la Cina, il Giappone, il Qatar e la Svizzera, mentre l'Australia e il Canada sono quelli virtuosi che producono più risorse di quante ne consumano.
L'ITALIA CONSUMA 4 VOLTE LE RISORSE CHE PUO' PRODURRE. L''Italia è una pecora nera, consuma infatti ben 4 volte più delle risorse che la sua superficie può produrre. Goletta verde che quest'estate ha monitorato le nostre coste, segnala che ben 130 punti risultano inquinati, uno ogni 57 Km. prevalentemente a causa del malfunzionamento degli impianti di depurazione fognari. L'anno scorso i punti inquinati erano meno uno ogni 62 Km. A peggiorare ulteriormente lo stato di salute delle nostre coste ci hanno pensato gli ultimi due governi: Letta e Monti prima di lui, che con il decreto sviluppo, convertito in legge anche con il voto del Pd, ha autorizzato decine di perforazioni nell'Adriatico tra cui la famigerata Ombrina al largo della costa abruzzese. Purtroppo il sistema dei partiti e la classe dirigente del nostro paese fanno finta di non sapere che per assicurare un futuro meno degradato ai nostri figli, è necessario pensare un modello di sviluppo sostenibile. Mentre si attende inutilmente che il governo ponga fine al far west delle piattaforme nei mari, le trivelle petrolifere continuano a perforare l'Adriatico con rischio fondato di ulteriore inquinamento del mare. Figuriamoci se il governo delle larghe intese, la cui preoccupazione principale è sopravvivere ai ricatti umorali del Cavaliere, possa avere il coraggio e la forza di opporsi alle potenti lobby del petrolio.
Clemente Manzo