“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Italia: arrivano i numeri sul popolo delle Partite Iva
Uno studio testimonia un trend in crescita per quanti si dedicano alla libera professione in tutte le sue forme
ITALIA: ARRIVANO I NUMERI SUL POPOLO DELLE PARTITE IVA. Continuano ad aumentare le partite Iva in Italia: anche l'ultimo aggiornamento dell'Osservatorio sulle partite IVA realizzato dal Dipartimento nazionale delle Finanze testimonia un trend in crescita per quanti si dedicano alla libera professione in tutte le sue forme, grazie anche al funzionamento dei regimi a supporto del sistema.
NUOVA CRESCITA DEL REGIME FORFETTARIO.Uno degli incrementi maggiori, infatti, riguarda quello relativo al numero di soggetti che hanno aderito al regime forfettario: nel solo mese di ottobre 2017 ci sono state quasi 15 mila nuove aperture in questa direzione, una quota vicina al 33 per cento del totale delle nuove richieste giunte nel decimo mese dell'anno e un aumento percentuale di quasi 11 punti rispetto allo stesso periodo del 2016. Interessante, quindi, il trend di questo sistema fiscale agevolato, descritto anche dall'approfondimento del blog di Danea dedicato proprio al regime forfettario 2017 / 2018.
QUASI 44MILA PARTITE IVA AL MESE. Allargando l'analisi, si scopre che sempre nel singolo mese di ottobre sono state aperte quasi 44 mila nuove partite Iva, un risultato superiore di 5,5 punti percentuali di quello registrato nel corrispondente mese dell'anno precedente. Interessanti anche le tendenze evidenziate dallo studio del MEF, a cominciare dalla natura giuridica dei nuovi titolari e dalla loro distribuzione geografica.
LA COMPOSIZIONE DEL POPOLO. Per quanto attiene il primo parametro, l'asticella pende in maniera preponderante dal lato delle persone fisiche, che rappresentano il 68,5 per cento dei nuovi titolati di partite Iva in Italia; il 26,3 per cento è invece composto da società di capitali, mentre il 4,3 per cento da società di persone e il rimanente 0,8 per cento è riservato alla quota dei “non residenti” e alle “altre forme giuridiche”. Rispetto ai trend dell'anno precedente, le società di capitali hanno aumentato il loro peso, mentre le società di persone sono calate di quasi 11 punti percentuali.
COME SONO DISTRIBUITE LUNGO LO STIVALE. Variegata anche la ripartizione territoriale delle nuove Partite Iva aperte a ottobre 2017: la parte del leone viene svolta sempre dal Nord, dove si localizza circa il 42 per cento delle richieste, mentre il 23,1 per cento arriva dal Centro e la restante parte del 34,8 per cento dal Sud e dalle Isole. Il 18 per cento delle persone che nel mese di ottobre hanno aperto una partita Iva risulta poi nato all’estero, un dato in netta crescita.
LE PERFORMANCE REGIONALI. Guardando i dati relativi al 2016, si denota un incremento di aperture in questi tutte le regioni italiane: la palma di incremento di avviamenti più cospicuo spetta però alle Marche, con il 30 per cento in più, che supera Abruzzo (più 25 per cento) e Molise (circa 19 per cento). In controtendenza due regioni come Sardegna e Calabria, che da un anno all'altro hanno invece perso una quota rispettivamente del 10,3 per cento e del 27,1 per cento di richieste di sottoscrizione di Partite Iva.
L'ANALISI DEI SETTORI. Chiudiamo con la composizione del "popolo delle Partite Iva" per classificazione di settore produttivo: a livello nazionale, è sempre il commercio a guidare gli avviamenti in Italia, con quasi un quarto delle richieste totali, mentre le generiche "attività professionali" toccano quota 13 per cento e l'agricoltura completa il podio con il 10 per cento. Il settore primario, però, registra una forte flessione (meno 17,7 per cento) rispetto all'ottobre 2016, mentre tra i comparti con il segno più ci sono trasporti (incremento del 24 per cento), servizi alle imprese (20 per cento) e proprio attività professionali (più 18,8 punti percentuali in dodici mesi).
Redazione Independent