“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Italia al voto per cambiare oppure no
Tra 48 ore gii italiani andranno a votare. Ma andranno veramente a votare? Saranno mantenute le promesse elettorali? Cosa accadrà dopo il 5 marzo
ITALIA AL VOTO PER CAMBIARE OPPURE NO. Tra 48 ore gii italiani andranno a votare. Ma andranno veramente a votare? A casa nostra quando ci sono elezioni, torna una forma di qualunquismo che e' inspiegabile. Certo non e' come negli Stati Uniti, dove l'elettore ha una scelta: democrarici o repubblicani. In Italia abbiamo sempre avuto una vasta scelta di partiti politici. Quindi se non vi piace una lista, diamine, ne avete altri per arrivare a una decisione e al vostro voto. Votare e' importante, lo sapete benissimo. Ogni voto a vuoto (scusate il giochetto di parole) non aiuta la nazione. Infatti costringe quasi sempre la formazione di gruppi per arrivare al fatidico 51 per cento. Ma anche con il raggruppamemto di due-tre-cinue partiti la nazione finira' per soffrire, perche' i partiti minori (per numero di voti) hanno le loro richieste che, se attuate, metterebbero nel caos i partiti maggiori (quelli con un numero piu' alto di voti). Punto e a capo. Percio' e' estremamente importante fare il proprio dovere, un compito che molti popoli vorrebbero avere ma non hanno. Personalmente sono convinto che il 5 marzo, a voti contati nulla cambiera' nella nostra nazione.
Benny Manocchia