“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Iran riformista è una grande notizia
Fino agli anni settanta era un paese moderno, bloccato e trasformato in Repubblica Islamica dalla rivoluzione khomeinista del 1979 che impose la sharia
L'IRAN RIFORMISTA E' UNA GRANDE NOTIZIA. Perché se l'Iran si sveglia riformista è una grande notizia per tutti. Potremmo chiamarlo: tentativo di Primavera Araba 2.0. Oggi i primi risultati delle elezioni in Iran, che hanno visto un'ampia affluenza (circa il 60%) e che dobbiamo pensare libere se 96 seggi su 290 sembrano esser stati assegnati ai riformisti, in un parlamento che vedrà anche la presenza di 13 donne. "Pulizie generali in parlamento" è il titolo del principale giornale riformista. A Teheran i Riformisti fanno il pieno: 30 seggi su 30. Nessuna forza politica avrà probabilmente la maggioranza assoluta, da anni in mano ai conservatori, ma molti seggi sono stati tolti agli ultraconservatori. L'Iran fino agli anni settanta era un paese moderno, bloccato e trasformato in Repubblica Islamica dalla rivoluzione khomeinista del 1979 che impose la sharia. Un Iran moderno e democratico oggi sarebbe un sole nel buio di regioni terrorizzate da Daesh ed una forza propulsiva dalle conseguenze luminose per l'affermazione dei diritti fondamentali, non solo in quella parte del mondo. Fatti i dovuti distinguo, anche dalle nostre parti c'è ancora parecchio da fare in fatto di libertà individuali, lo dimostrano le farraginose piccolezze che si sono dovute affrontare in Italia per (forse) arrivare faticosamente ad una qualche legge sulle unioni civili ed il raggiungimento della piena libertà di stampa che è ancora un'utopia.
Giada C.