“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
PESCARA E L'ODIOSA TASSA SUI RIFIUTI (TARI). Si lamentano del tasse, della scarsa qualità dei servizi e del costo allucinante della tassa sui rifiuti, meglio nota con l'acronimo di Tari. Ma, alla fine, i cittadini di Pescara si rivelano quantomai responsabili e civili come dimostra lo stesso assessore al Bilancio Bruna Sammassimo, recentemente finita nel mirino della critica per l'applicazione delle aliquote massime per i tributi locali in un momento economico davvero duro. “Ammontano a 18.600.000 euro gli incassi relativi alla sola Tari, siamo a meno 6,1 milioni rispetto a quanto posto in bilancio. Sono soprattutto le utenze non domestiche a mancare all’appello, ma rispetto all’anno scorso - spiega la Sammassimo - c’è da registrare un sensibile recupero delle quote non ancora pagate pari a 1.100.000 euro in più di incassi rispetto a un anno fa". Secondo l'assessore, che punta il dito sulla presunta inerzia e mancanza di equilibro nella gestione dell'erario comunale da parte della scorsa legislatura, la buona notizia sarebbe che "approfittando della stagione dei saldi e di una certa vitalità che si registra nella situazione economica" i morosi pescaresi, cioè queli di cui sopra, "si metteranno in regola".
Redazione Independent