Intervista (virtuale) a M5Stelle

Spoltore - Il candidato Carlo Spatola Mayo si presenta come sindaco per il movimento fondato da Beppe Grillo

Intervista (virtuale) a M5Stelle

INTERVISTA AL CANDIDATO SINDACO DEL MOVIMENTO 5 STELLE DI SPOLTORE 

Chi siete?

Siamo la Lista Movimento 5 Stelle di Spoltore.

Cosa volete?

Ci presentiamo alle prossime elezioni comunali di Spoltore con l’intenzione di partecipare attivamente al dibattito democratico ed elettorale in ambito comunale e sovracomunale.

A cosa vi ispirate?

Naturalmente all’omonimo movimento nazionale ispirato da Beppe Grillo.

Cioè...?

Ad un movimento che irrompe nella mefitica scena politica nazionale, ingessata da decenni di tecnicismi paralizzanti e impastoiata da astrusi equilibrismi di potere che oramai nulla hanno a che fare con il corretto gioco democratico e la leale rappresentanza del bene comune e dell’interesse dei cittadini.

E quindi, nell’ambito del comune di Spoltore?

La politica locale è oramai vivaio e palestra della politica nazionale. La cronaca di tutti i giorni riporta, mutatis mutandis, gli stessi episodi poco edificanti a livello comunale e regionale. Il nostro intento è quello di essere il virus che muterà il codice genetico della politica locale e regionale riportando il rapporto tra cittadini ed eletti all’interno del solco tracciato dalla Costituzione.

Intende dire che la politica attualmente funziona secondo meccanismi non rispettosi della costituzione?

La questione è semplice. Prenda l’art. 1 per esempio: dice che la sovranità appartiene al popolo. Se sente invece parlare i nostri rappresentanti, dal Presidente della Repubblica all’ultimo consigliere comunale, si comportano come se fossero i padroni del vapore, mentre sono semplicemente i nostri dipendenti, lautamente stipendiati dalle nostre tasse.

Quindi è solo una questione di forma...?

... e di sostanza. Perché sentendosi diversi e superiori alla gente comune si sono organizzati in un sistema di potere, la casta, arrogandosi ogni giorno di più prebende e privilegi, sempre più insopportabili per la gente, tanto più se posti in relazione con la disastrosa gestione della cosa pubblica.

Tornando a Spoltore, qual è la vostra posizione?

Noi proponiamo agli spoltoresi una lista di cittadini comuni, perlopiù giovani – l’età media dei nostri candidati è 38 anni – di cui nessuno fa il politico di professione, né potrà farlo in futuro in quanto il Movimento nazionale impone a tutti i candidati il massimo di due mandati, con un programma preciso di cose concrete che portino vantaggio alla collettività nel suo complesso e non a singoli gruppi, famiglie o lobby. Il programma è stato studiato per essere pressoché a costo zero, nel senso che le spese previste per le eventuali opere necessarie vengono compensate dai risparmi ottenuti applicando le buone pratiche  della corretta gestione amministrativa. Il programma è stato messo a punto con un lungo iter durato alcuni mesi durante i quali una bozza originale, creata calando nella realtà locale i principi del blog di Beppe Grillo, è stata fatta circolare in rete ed è stata così implementata con le osservazioni dei cittadini che frequentano i nostri spazi virtuali (abbiamo un gruppo su fb, una pagina all’interno del sito regionale Movimento 5 Stelle oltre ad una mailing list di attivisti e simpatizzanti). Considerando poi che non tutti i cittadini hanno l’accesso a internet, siamo stati presenti quasi ogni domenica mattina nelle varie frazioni del Comune con un banchetto sulla piazza centrale in modo da stabilire un contatto diretto con i problemi delle persone e tradurre i suggerimenti raccolti in altrettanti punti programmatici. In questo modo pensiamo di potere restituire ai cittadini che non vanno più a votare perché disgustati da quello che ogni giorno sono costretti a vedere la possibilità di scegliere un gruppo che si distingue  per pragmatismo e concretezza, e che cerchi di riportare la politica alla sua originaria e nobile funzione...

Allora non è vero che siete la cosiddetta “antipolitica”?

Certo che no. Il termine antipolitica è stato evidentemente coniato da qualche persona poco attenta, oppure è stato forzato – maliziosamente – nel suo significato, per stigmatizzare i movimenti e i gruppi come il nostro che pensano e agiscono in modo da destabilizzare i meccanismi della casta. Implicitamente, starebbe a dire che “loro” sono la politica, cioè sono i buoni, e noi – il popolo sovrano che cerca di mettere argine al loro arrogante dilagare – l’antipolitica, cioè i cattivi. Invece la parola “politica” contiene in sé, anche etimologicamente, come un marchio, il concetto dell’etica – è l’“etica della polis”, cioè l’etica del vivere insieme – e pertanto mi sento di poter dire che l’antipolitica sono, in realtà, i privilegi della casta, i rimborsi elettorali, gli sperperi, le ruberie cui da anni assistiamo, e anche i tentativi di soggiogare l’opinione pubblica mettendo al guinzaglio la stampa con il finanziamento pubblico a giornali inutili, e anche le leggi “ad personam”, “ad castam” e “contra legem” (quelle che si fanno per impastoiare la giustizia) non certo il Movimento 5 Stelle!

Dove pensate di arrivare, nell’ambito delle elezioni di Spoltore?

Questo lo decideranno i cittadini, dipende dal loro grado di disgusto per quello cui da anni assistono. Da loro, e dalla nostra capacità di comunicare le nostre idee, dipenderà la buona riuscita di quest’impresa. Però le dico una cosa: è chiaro che, sulla base delle esperienze delle passate elezioni, un movimento di gente comune, senza grandi gruppi di potere o bacini di voti alle spalle (mi crede se le dico che non ho mai chiesto a nessuno dei candidati “quanti voti hai”?), pur armato di entusiasmo e buona volontà potrebbe ragionevolmente aspirare ad ottenere un consigliere, magari due. Però, forse – e questo dipende dai cittadini – vista la grande confusione che c’è in giro, visti i sotterfugi e gli innaturali accordi sottobanco che stanno concludendo gli altri soggetti, visto il gran numero di liste che pare si vogliano presentare, vista infine la disaffezione della gente verso i soliti tromboni che predicano così così e razzolano malissimo da vent’anni, beh, direi che c’e perfino qualche possibilità di arrivare al ballottaggio. E gli altri lo sanno: infatti riceviamo ogni giorno proposte più o meno velate di ipotetici apparentamenti...

E voi?

Noi non ci apparenteremo con nessuna lista, né di destra, né di sinistra né civica. Vogliamo essere svincolati da ogni possibilità di accordi perché gli accordi si ottengono grazie a compromessi e compromessi con personaggi implicati nella cosiddetta politica per noi sono innaturali. L’unico accordo che sottoscriviamo è quello con gli elettori che condividono il nostro programma.

Redazione Independent