“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Innocente o colpevole?
Alle ore 12 il giudice De Sanctis leggerà il verdetto sul Sanitopoli, maxi scandalo nella sanita' abruzzese
SANITOPOLI. SI ATTENDE IL VERDETTO DEL TRIBUNALE. Tra poco i giudici del tribunale di Pescara De Sanctis/Falco/Di Cesare si chiuderanno nella Camera di Consiglio dalla quale usciranno soltanto dopo avere in mano la sentenza di primo grado sul presunto giro di tangenti nella sanità privata. Stiamo parlando del Sanitopoli, maxi processo che vede imputate due giunte, quella di centrodestra guidata da Giovanni Pace (condannato in appello a 2 anni) e quella di Ottaviano Del Turco.
LA BOMBA ESPLOSA IL 14 LUGLIO 2008. Quella mattina, era il 14 luglio 2008, l'Abruzzo si svegliò con la bomba: l'arresto dell'ex governatore di Regione Ottaviano Del Turco, di mezza giunta ma, soprattutto, col sospetto di essere ancora una volta stati traditi dalla politica. Le accuse a carico dei 27 imputati del Sanitopoli (due sono società) vanno dall'associazione per delinquere alla corruzione, all'abuso, alla concussione, al falso, alla truffa, al riciclaggio.
LE RIVELAZIONI DI ANGELINI. A scatenare la magistratura pescarese (pool Trifuoggi/Bellelli/Di Florio), che per la verità già stava indagando sul settore, sono state le rivelazioni dell'ex dominus della sanità privata abruzzese, quell'Enzo Maria Angelini, titolare di una costellazione di cliniche private, il quale si presentò in precura per denunciarsi e denunciare di aver pagato 15 milioni di euro di tangenti in cambio di un trattamento privilegiato per il Gruppo Villa Pini.
LE RICHIESTE DI CONDANNA. La magistratura pescarese ha chiesto 12 anni di reclusione per Ottaviano Del Turco, 11 anni di reclusione per l’ex manager della Asl di Chieti, Luigi Conga, 10 anni per Camillo Cesarone, ex sindacalista Cgil del gruppo Villa Pini, e 9 anni a Lamberto Quarta, all’epoca dei fatti segretario della presidenza del Consiglio regionale. Per l’ex onorevole Sabatino Aracu, ex coordinatore regionale di Forza Italia, la richiesta è stata di 9 anni, mentre per l’allora ex presidente della quinta Commissione Sanità, Antonio Boschetti, i Pm hanno chiesto 7 anni e 6 anni per l’ex assessore alla Sanità, Bernardo Mazzocca.
Redazione Independent