“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Infiltrazioni camorristiche nel ‘cuore’ di Pescara
Un’inchiesta su una bancarotta fraudolenta ed il sequestro di beni per 800mila euro rivelano la presenza stabile della criminalità organizzata nel capoluogo Adriatico
Un’inchiesta della Procura di Pescara su una bancarotta fraudolenta ed il sequestro di beni per 800mila euro rivelano la presenza, ormai stabile, della criminalità organizzata nel capoluogo Adriatico. Nello specifico a finire sotto la lente della magistratura pescarese é una società con sede a Milano riconducibile ad un imprenditore napoletano sbarcato a Pescara e che gestisce anche “Le Terrazze Roof Garden”, noto ristorante in pieno centro ed in cima ad un hotel. Una circostanza che porta inevitabilmente a pensare quanto il settore della ristorazione sia uno degli interessi preferiti dalle organizzazioni criminali, quali la Ndrangheta, società foggiana e dalla camorra, ormai attive da tempo nella città di Pescara, per riciclare i proventi delle attività illecite (spaccio, usura, estorsioni). Per questa vicenda ci sono tre indagati ai domiciliari ed una persona finita in carcere per ipotesi di reato che variano da autoriciclaggio, intestazione fittizia di beni e bancarotta fraudolenta. Ovviamente queste accuse dovranno essere provate nelle aule di giustizia ma la notizia ha comunque gettato l’ennesimo campanello d’allarme sui rischi legati ai reati finanziari di natura mafiosa commessi nella città più grande d’Abruzzo.