“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
India vs Italia (che sarà?)
La vicenda Marò fa scoppiare il caso diplomatico: quasi arrestato l'ambasciatore. Critiche a Sonia Gandhi
MARO' RESTANO IN ITALIA ED E' CRISI DIPLOMATICA CON L'INDIA. Dopo lo schiaffo dato dal ministro Terzi al popoloso paese asiatico, molta stampa si è affrettata a giustificare, basandosi sul diritto internazionale, la scelta del governo Monti. Scelta inaspettata soprattutto perché fatta da un esecutivo dimissionario i cui compiti sono solo quelli dell'ordinaria amministrazione. E appare difficile pensare che la crisi diplomatica con l'India rientri tra i compiti di un governo alla fine del suo mandato.
PREZZOLINI DIVIDEVA GLI ITALIANI TRA FESSI E FURBI. Prezzolini diceva che gli Italiani si dividono in due categorie: i furbi e i fessi. I fessi hanno dei principi, mentre i furbi soltanto dei fini. A ben vedere però le categorie prezzoliniane dei fessi e dei furbi, le possiamo ritrovare anche tra le nazioni oltre che tra gli italiani nel senso che ci sono nazioni furbe e nazioni fesse Infatti nel pasticcio dei due Marò, il ministro Terzi e tutti coloro che sapevano che non avrebbero mantenuto la parola data sono stati dei furbi (per loro era importante il fine). Gli indiani, invece sono dei fessi perché hanno creduto alla parola data. C'è però un corollario alla legge di Prezzolini: essere presi per fessi, certamente non è piacevole e fa "incazzare". L'altro corollario è che ad essere furbi ci si rimette la faccia, come in questo caso dove ancora una volta è l'immagine del nostro paese a rimetterci. La presunta stima internazionale riconquistata dal Premier il professor Monti si è rivelata alla fine una bolla di sapone. Come meravigliarsi se poi per gli altri siamo "i soliti italiani" ? il ministro Terzi, il Governo ed il Presidente della Repubblica, hanno fatto sicuramente una figura barbina nei confronti dei partners europei messi in forte imbarazzo.
L'ACCOGLIENZA IN POMPA MAGNA DEI DUE FUCILIERI CONSIDERATI EROI. Le autorità del nostro paese e perfino il Presidente della Repubblica, avrebbero potuto quantomeno evitare, per una questione di buon gusto, di accogliere in pompa magna i due fucilieri come se fossero degli eroi,
quando in realtà si sono resi responsabili sia pure involontariamente della morte dei pescatori indiani. La prevedibile reazione inferocita dell'opinione pubblica degli asiatici, ha costretto la Corte Suprema
"ingannata", a prendere provvedimenti ordinando all'ambasciatore italiano Daniele Mancini di non lasciare l'India.
L'AMBASCIATORE ITALIANO IN INDIA E' QUASI AGLI ARRESTI. E per maggior sicurezza, vista l'inaffidabilità del popolo italico, il ministero degli interni ha preso le dovute precauzioni, allertando gli aeroporti per impedire la fuga dell'incolpevole ambasciatore. La crisi diplomatica investe anche i cospicui rapporti commerciali con l'India, già compromessi dal caso delle tangenti Enimont. Lo tsunami ha investito anche Sonia Gandi, presidente del partito del Congresso e a capo del governo, che essendo nata in Italia è ora malvista e sospettata di aver favorito il ritorno dei due marò.
Clemente Manzo